Eventi e cultura
23 Maggio 2018
L'esposizione curata dall'istituto 'Guido Monaco' avvia un percorso che farà rivivere lo scrittore nella sua 'Codigoro'. La figlia Paola: "Qui ritrovava la natura che amava"

‘Ti racconto Bassani’, nuovo tassello di un percorso letterario nei luoghi dell’Airone

di Redazione | 3 min

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di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Una mostra permanente, un percorso didattico tra opere e immagini che trova coerentemente spazio nel Palazzo del Vescovo, luogo estremamente caro e significativo per Giorgio Bassani e sede della Fondazione omonima. Inaugurato alla presenza di Paola, figlia dello scrittore estense, l’allestimento ‘Ti presento Bassani’ è il risultato di un lavoro di ricerca e approfondimento curato dagli alunni delle classi terze dell’Istituto di Istruzione Superiore ‘Guido Monaco di Pomposa’, con la collaborazione del ‘Luigi Einaudi’ di Ferrara.

“Oggi un ulteriore tassello alla realizzazione di un percorso letterario che desideriamo mettere in piedi da tempo” commenta il sindaco Alice Zanardi. Dalla sua Amministrazione era venuto, qualche mese fa l’input a studenti e docenti del polo scolastico superiore locale. “Ci siamo quasi, procediamo a step. Presto sarà completato l’allestimento della sezione bassaniana nella biblioteca che porta il suo nome e nei prossimi mesi partirà un progetto molto interessante che coinvolge l’artista olandese Jos Peeters”.

Codigorese d’adozione, Peeters riporterà sotto forma di graffiti riferimenti, citazioni e immagini che richiamano l’opera bassaniana sulle mura degli edifici simbolo di Codigoro, addirittura ricalcando la calligrafia dell’autore nel riportare i suoi versi. L’iniziativa, sottolinea Zanardi, è coerente con “la volontà di mantenere vivo il ricordo di un autore legato a Codigoro da un amore reciproco”.

“Per mio padre – aggiunge Paola Bassani – Codigoro era stato un punto di rottura rispetto a tutto quello che aveva fatto fino agli anni Sessanta. ‘L’airone’ segna l’abbandono della città e segna il suo ricongiungimento con la natura e l’ambiente che tanto amava e che tanto lo interessava. Mentre ne ‘Il giardino dei Finzi Contini’ aveva dovuto lavorare di immaginazione, qui non ha dovuto inventare nulla: l’ambientazione perfetta per il suo romanzo era reale e tangibile, un valore aggiunto di quella che per molti critici è la sua opera più bella”.

“Non vorrei peccare di campanilismo – si lega Cesare Bornazzini, regista che ha firmato il cortometraggio ‘L’airone – I luoghi’, proiettato per l’occasione davanti ad un centinaio di studenti e ospiti – ma rispetto al ‘Giardino’, ‘L’airone’ lascia un messaggio universale e duraturo che resiste ai tempi. Questo è un suo punto di forza”.

Il contenuto della mostra e l’analisi del contesto storico, artistico e letterario che ruota attorno a Bassani è stato poi oggetto di un’ampia illustrazione della docente Anna Finetti, responsabile del progetto scolastico da cui la mostra stessa prende il la. “Siamo contenti di aver scoperto insieme ai ragazzi un autore così vicino al territorio, è importante per loro in un’epoca dominata da altre forme di comunicazione, non disperdere il patrimonio letterario” ha concluso la dirigente scolastica dell’istituto superiore Genevieve Abbate.

L’esposizione, allestita al secondo piano del Palazzo del Vescovo, sarà visitabile in orari di apertura della sede.

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