Più vigilanza e sanzioni per combattere l’abbandono e l’errato conferimento dei rifiuti. È quanto promette il nuovo regolamento approvato da Atersir che conferisce ulteriori strumenti sanzionatori e di vigilanza in materia di raccolta e conferimento dei rifiuti.
Un documento per i Comuni che soddisfa Tiziano Tagliani, presidente Atersir e sindaco di Ferrara, che vede questo “strumento dedicato ad amministratori e gestori” come un “utile mezzo per combattere l’abbandono e il cattivo conferimento dei rifiuti e sostenere l’applicazione di sistemi di raccolta sempre più efficienti”.
Il regolamento, introdotto per la prima volta nel 2016, è stato aggiornato dall’agenzia accogliendo modifiche normative e, in parte consistente, suggerimenti e migliorie provenienti dai Comuni anche attraverso Anci, che ha collaborato nell’operazione di consultazione indetta da Atersir a seguito di un primo periodo di applicazione del regolamento.
Sono state introdotte diverse novità, tra cui diverse nuove fattispecie sanzionatorie, che tengono conto delle diversità dei sistemi di raccolta esistenti sul territorio regionale.
“A seguito dall’approvazione del primo regolamento – aggiunge il presidente Tagliani – sono stati abilitati, attraverso un corso online realizzato in collaborazione con Anci Emilia Romagna e attivo da circa sei mesi in tutto l’ambito regionale, 54 nuove figure di ispettori volontari a servizio di Comuni e Unioni di Comuni per la vigilanza e sensibilizzazione; e 78 agenti accertatori che i gestori impiegheranno per il controllo del territorio e l’accertamento e la contestazione delle sanzioni. Con questo aggiornamento ci attendiamo di fornire strumenti sempre più mirati per colpire e contenere le cattive pratiche”.
“Con la prima emissione del regolamento – informa il direttore di Atersir Vito Belladonna – sono state impostate le basi di un sistema di controllo del territorio che fornisce ai Comuni e ai gestori strumenti, anche sanzionatori, di vigilanza sul territorio. L’introduzione di sistemi sempre più spinti per la raccolta differenziata richiede la stretta collaborazione dei cittadini ed è quindi importante, accanto a metodi efficaci e funzionanti per accrescere la consapevolezza della responsabilità che ognuno di noi ha per una corretta gestione dei propri rifiuti. Ricordo infatti che i comportamenti non corretti dei singoli generano significativi incrementi di costi economici per la collettività e danni ambientali ingenti per le acque, la salubrità dei territori e dell’aria in cui tutti viviamo. La partecipazione degli enti locali nell’aggiornamento del regolamento va nella direzione di dare a questo strumento un carattere utile e operativo, a favore principalmente dei cittadini che hanno diritto ad un servizio rifiuti efficace”.
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