Argenta. Il processo è di fatto finito ma per la sentenza sul crac della Cmr bisognerà aspettare alcuni mesi: il 28 settembre.

Per quella data il tribunale in composizione collegiale (presidente Vartan Giacomelli, a latere Debora Landolfi e Sandra Lepore) ha fissato l’udienza per le eventuali repliche da parte del pubblico ministero e le controrepliche delle parti. Se i tempi sembrano molto dilatati è anche necessario comprendere che era difficile fare altrimenti: uno dei giudici (Landolfi) è stata infatti trasferita a Padova, prenderà incarico lì nelle prossime settimane e, pur avendo fatto domanda di applicazione a Ferrara per concludere tale processo, bisogna attendere il necessario via libera che, con buona probabilità, non arriverà prima dell’estate.

Nell’udienza di mercoledì le difese degli imputati – soprattutto quelle dei principali: l’ex dg di Cmr Pier Bruno Caravita e l’imprenditore Paolo Conforti – hanno terminato le loro arringhe. Tutti hanno chiesto l’assoluzione, e la difesa di Caravita ha avanzato anche richiesta di effettuare una nuova perizia sugli asset della coop, nonché ripresentato la richiesta di patteggiamento rifiutata in sede di udienza preliminare. Richiesta la cui sorte si conoscerà solo a fine settembre.