Spettacoli
16 Maggio 2018
La violinista Veronika Eberle armata del suo Stradivari sostituisce Lisa Batiashvili 

Ultimo concerto al Comunale con la Chamber Orchestra of Europe e Sir Antonio Pappano

di Redazione | 2 min

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Sir Antonio Pappano

La violinista Lisa Batiashvili è stata costretta per un’improvvisa indisposizione ad annullare i prossimi impegni, compreso quello con Ferrara Musica. Sarà Veronika Eberle, armata del suo Stradivari “Dragonetti”, l’interprete del Concerto per violino op. 77 di Brahms, in occasione del concerto di chiusura della stagione 2017/2018: assieme alla violinista tedesca, giovedì 17 maggio – inizio alle 20.30 – saranno protagonisti al Teatro Comunale “Claudio Abbado” la Chamber Orchestra of Europe e Sir Antonio Pappano, di ritorno a Ferrara dopo il concerto del marzo 2016.

Prima orchestra residente di Ferrara Musica, definita dalla Bbc e dal Daily Telegraph come “la migliore orchestra da camera del mondo”, la Coe è formata da musicisti provenienti da tutta Europa e si è imposta sulle scene internazionali come uno dei più importanti e versatili ensemble contemporanei.

L’orchestra ha mantenuto uno stretto rapporto con Ferrara, dove ritorna regolarmente per periodi di permanenza a cui seguono prestigiose tournée internazionali. Direttore d’orchestra inglese di origini italiane, artista di grande carisma, Sir Antonio Pappano è tra le più celebri bacchette del panorama internazionale, direttore musicale della Royal Opera House (dal 2002) e dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma (dal 2005).

Veronika Eberle

La giovane violinista tedesca Veronika Eberle, dotata di talento straordinario e di grande maturità musicale, ha vinto giovanissima prestigiosi riconoscimenti (Borletti-Buitoni Trust 2008, New Generation Artist Bbc 2011-2013, etc.) e ha poi collaborato con Sir Simon Rattle, Heinz Holliger, Daniel Harding e altri ancora.

Il programma musicale prende l’avvio con il Concert Romanesc di Ligeti, ricco di riferimenti al folklore rumeno. Il brano fu composto in Ungheria nel 1951 e subito vietato dalla censura per il suo linguaggio troppo ardito, tanto che fu eseguito solo nel 1971. Si prosegue con il Concerto per violino e orchestra op. 77 di Brahms. Composto in brevissimo tempo, fu sottoposto dal compositore, mai soddisfatto, a vari ritocchi, per i quali si rivolse all’amico violinista Joseph Joachim, il più celebre violinista dell’epoca, che avrebbe eseguito il Concerto per la prima volta al Gewandhaus di Lipsia il 1° gennaio del 1879.

Nella seconda parte della serata verrà eseguita, sempre di Brahms, la Serenata n. 1 op. 11, composta nel 1859. In questa composizione, pervasa da una serenità ormai lontana dalle turbolente passioni giovanili, confluiscono forme classiche unite a un’inventiva melodica e a una raffinatezza orchestrale che prefigurano il maturo Brahms delle Sinfonie.

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