Attualità
16 Maggio 2018
La denuncia di una dipendente Asl: “Situazione drasticamente peggiorata con la serie A”

Spal, disagio in via Cassoli: “Impossibile accedere agli ambulatori”

di Redazione | 2 min

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di Cecilia Gallotta 

Dopo le lamentele dei residenti in zona stadio, l’effetto Spal sulla viabilità e sul disagio arriva anche in via Cassoli. Più precisamente “ai disabili e a tutti coloro impossibilitati a deambulare, che costituiscono la maggior parte della nostra utenza”, riporta una dipendente Asl.

Nonostante infatti “gli ambulatori di via Cassoli diano l’impressione di essere ormai completamente dismessi”, è rimasta operativa al pian terreno la Medicina Legale, che quotidianamente riceve l’utenza occupandosi, oltre che del rinnovo patenti, di disabilità e idoneità di ogni genere.

Oltre agli uffici amministrativi rimasti ai piani superiori, “che comunque risentono del problema parcheggio già scarso di per sé”, la situazione viene definita “drasticamente peggiorata con l’entrata in serie A della Spal, che in concomitanza di partite e allenamenti ha reso quasi impossibile accedere agli ambulatori”.

Emblematico l’episodio della partita col Chievo, giocata alle 20.45 di mercoledì 18 aprile, ma che aveva visto transennare le strade già dalla mattina: “Avevamo diverse commissioni, sia al mattino che al pomeriggio – riporta la dipendente – tra cui anche il rinnovo patenti rivolto ai portatori di handicap motorio”. E di fronte ad un accesso che avrebbe “tanto di spianata per chi ha difficoltà di questo genere, è assurdo vedere anziani costretti a scavalcare le transenne, piuttosto che a farsela a piedi per aver parcheggiato lontanissimo, o ancora, in extremis, a reinviare l’appuntamento”.

Ma l’ascesa della Spal si può dire la punta di un iceberg, perché, anche senza partite, “rimane una strada senza parcheggio dedicato ai disabili, di fronte ad una sede che avrebbe dovuto essere completamente dismessa”: quasi tutta l’amministrazione è stata infatti dislocata nei locali dell’ex ospedale Sant’Anna in corso Giovecca, “e invece siamo rimasti solo noi”. E dopo l’attesa di un intervento immediato a seguito degli episodi spallini, secondo i lavoratori ‘sopravvissuti’ di via Cassoli “sarebbe allora giunto il momento di spostare gli ambulatori. Almeno per il rispetto dell’utenza per la quale prestiamo servizio”.

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