Un altro cambio di giudice, una nuova ripartenza per la fase istruttoria nel processo a carico di due infermiere dell’ospedale Sant’Anna di Cona, alla sbarra con l’accusa di omicidio colposo.

Le due donne sono accusate di aver causato la morte, nel settembre 2013, di una signora, ricoverata per un’occlusione intestinale e deceduta – secondo la procura – per via di un’eccessiva (e negligente) somministrazione per via endovenosa della nutrizione parenterale. Tesi rigettata dalle difese, che puntano su un malfunzionamento dei vecchi sistemi di somministrazione.

Per la terza volta ormai, il procedimento vede un nuovo giudice e le difese delle due imputate (rappresentate dagli avvocati Irene Costatino e Giovanni Trombini) non hanno dato il consenso alla lettura degli atti fin qui entrati nel processo, motivo per cui per la prossima udienza bisognerà nuovamente citare tutti i testimoni.

Nel 2016 il processo era ricominciato da capo per il trasferimento del giudice Stefano Amore, passando al giudice Alessandra Testoni, trasferita a sua volta quando l’istruttoria era stata in buona parte completata. Il fascicolo è ora passato al giudice Vartan Giacomelli, davanti al quale lunedì 14 maggio si è tenuta la nuova udienza filtro, con rinvio per la citazione di tutti i testimoni al 26 giugno.