di Martin Miraglia

Comincia con l’annuncio di due esposti presso la procura e la Corte dei Conti l’esposizione da parte di Marco Mattarelli, venerdì pomeriggio a Cento, dell’ultimo anno di attività del gruppo ‘Libertà per Cento’ del quale è capogruppo in consiglio comunale.

Il primo riguarda l’Ente Territorio e Fiere, ed è stato presentato il 25 gennaio, perché “dalla mia prima segnalazione — risalente al 2015 —, l’Ente, creato da Lodi ed ora gestito da Toselli, ha assorbito denaro pubblico per almeno 270mila euro tra capitale sociale e indebitamenti: questa società è uno sperpero insopportabile”.

Non solo, oltre alla perdita segnalata alla Corte dei Conti di 175mila euro, secondo Mattarelli “se si trattasse di una società privata sarebbe sicuramente in default, e il grave stato di indebitamento ha fatto sollevare all’amministratore dei dubbi sulla continuità aziendale ma nonostante questo l’assemblea è stata convocata solo nove mesi dopo”.

Il secondo esposto invece, più recente, del 12 aprile, riguarda la fondazione Patrimonio e Studi, definito “un sistema discutibile dal punto di vista etico e legale”.  Il capogruppo di Libertà per Cento chiede di indagare in proposito, mentre non vede invece nulla di ‘proibito’ nella vicenda della CariCento per la quale però mette in guardia, quotazioni del mercato alla mano, che “oggi sono state messe in vendita 2500 azioni a 6 euro e 70 centesimi ma non ci sono compratori”. Per gli azionisti, soprattutto quelli piccoli dei quali si fa portavoce, “sarebbe un disastro”.

“Nel secondo anno di attività”, spiega poi facendo riferimento alla sua presenza in consiglio comunale, “abbiamo presentato otto tra interrogazioni e ordini del giorno su sicurezza, riordino dei comprensivi, uso del fido, CariCento, discarica Molino Boschetti e sui siti industriali, tutte le sollecitazioni che arrivano dai cittadini”. Sull’ultimo punto “se non mi risponderanno mi rivolgerò in procura e mi incatenerò davanti ai siti industriali finché non saranno salubri”. Il tutto è comunque una dotazione di documenti corposa che permette a Mattarelli di poter esprimere un giudizio sull’operato di Toselli come sindaco di Cento ad un passo dal giro di boa di metà legislatura. Non è per niente tenero.

“Il nostro giudizio è negativo”, dice tranchant, “è trent’anni che questa città è amministra in favore di pochi, questa giunta fa riferimento agli stessi padroni delle giunte Fava e Bregoli. Sono indignato e il giudizio politico non può essere diverso”.

Come esempio prende anche i lavori al palazzetto dello sport, con la giunta accusata di spendere soldi senza che ci possa essere un ritorno economico adeguato in futuro, mentre “il proprietario della squadra non mette un euro”. “Io vedo la città in un declino che la vedrà diventare la Tresigallo dell’alto ferrarese, che era una città signorile”, commenta poi amaro, “perderà la Cassa, perderà l’ospedale e perderà la VM”.

Infine, non può mancare un commento su ‘Italia in Comune’, la formazione di amministratori fondata da Pizzarotti e alla quale Toselli ha aderito da fondatore: “Toselli è un politico di professione, la sua carriera è fatta di posti pubblici e ha in mente una carriera. È legittimo ma posso dire che la lista dei sindaci ha il chiaro intento di candidarsi alle regionali come stampella della sinistra”.