Cronaca
11 Maggio 2018
Dopo 138 giorni il killer cammina nel cortile e fa palestra. Legge Asterix. Il carcere: "Non sembra la stessa persona"

Igor esce di cella dopo 5 mesi e riceve lettere da ammiratori

di Redazione | 2 min

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Igor il russo, Norbert Feher, il killer di Brudrio, Portomaggiore e Albalate, è uscito dalla sua cella di isolamento dopo 138 giorni. Il detenuto è uscito nel cortile della prigione di massima sicurezza di Zuera mercoledì per una passeggiata.

Tra i funzionari della prigione serpeggiava anche una certa preoccupazione, scrive il quotidiano spagnolo l’Heraldo, proprio a causa di quel comportamento tanto singolare.

Tutti i detenuti in isolamento, infatti, hanno la possibilità di uscire per due ore in uno dei quattro cortili di circa 20 metri quadrati del modulo, o possono andare in una delle quattro sale polifunzionali con palestra, dotate di cyclette, una barra per esercizi e una panca per sollevare pesi.

Le uscite sono concesse a turno, dalle 9 alle 19. Il regime per un detenuto classificato Fies (acronimo di Specially Trained Internal Files), come Norbert Feher e i prigionieri jihadisti che si trovano a Zuera, non consente di condividere con gli altri detenuti i momenti del cortile o della palestra. Igor ha scelto martedì scorso di iscriversi alla sala polivalente e si esercita con esercizi per i pesi e per gli addominali.

L’unico intrattenimento cui il criminale serbo si è dedicato nei quasi cinque mesi di prigionia è stata la lettura della Bibbia (ne aveva una nello zaino quando venne catturato) e alcuni fumetti di Asterix che ha chiesto ai funzionari del carcere.

In tutto questo tempo, l’ex militare serbo non ha espresso alcuna volontà di comunicare con nessuno durante l’orario di visita. Non è stato visitato da amici, né da familiari e nemmeno dai due avvocati d’ufficio che lo difendono nei due casi aperti ai tribunali di Alcañiz (il triplice omicidio di Andorra del 14 dicembre e i due tentati omicidi precedenti).

Ha ricevuto due o tre lettere da qualche “ammiratore”, ma non ha risposto ai mittenti. Non avendo nemmeno piccole somme di denaro a disposizione, non guarda la televisione, a pagamento per i detenuti.

Il pluriomicida che aveva terrorizzato Italia e Spagna mostra ora un atteggiamento docile in prigione. I funzionari del carcere che hanno contatti con lui lo descrivono come “molto tranquillo, spento e per nulla attivo”. “Quando entri nella sua cella, guarda con sospetto da un angolo”, dicono.

“Rispetto al comportamento violento che ha mostrato in passato – raccontano sempre fonti penitenziarie all’Heraldo -, nel carcere non sembra la stessa persona”.

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