Da menomazione a nuovo asset turistico. Il Movimento 5 Stelle propone di trasformare i tanti cantieri post sisma che impediscono ai turisti la fruibilità della città in un’opportunità, aprendoli al pubblico con accessi per turisti e residenti attraverso “visite guidate o libere, in fasce orarie stabilite, a pagamento o gratuitamente, con adeguato monitoraggio e collaborazione di personale impegnato nei restauri o personale che ne abbia contezza”.

In questo modo, secondo il consigliere comunale Claudio Fochi (che ha presentato la mozione) si raggiungerebbe “il duplice obiettivo sia di valorizzare turisticamente e culturalmente alcuni cantieri delle principali emergenze architettoniche della nostra città dove ci si può familiarizzare con i principi base delle tecniche di restauro e sia, contestualmente, di fruire di beni monumentali artistici da un punto di vista esperienziale diverso, favorendo l’importanza della salvaguardia dei beni monumentali in una città che si vanta di essere inserita nei 51 siti italiani Unesco”.

“Visto che Ferrara si pregia di ospitare periodicamente una fiera internazionale del restauro che riscuote crescenti consensi  – spiega Fochi – riteniamo che la nostra proposta possa non solo contribuire a stabilire sinergie con tale evento, ma anche essere seriamente presa in considerazione dai competenti assessorati dell’attuale Giunta con obiettivi culturali e turistici”.

L’idea del M5S potrebbe riguardare quindi Palazzo Schifanoia, ancora chiuso, il Palazzo dei Diamanti tuttora “impacchettato”, la facciata della Cattedrale coperta e, in prospettiva, “gli imminenti lavori di restauro del Castello Estense, che si protrarranno per diversi mesi, forse anni”.