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11 Maggio 2018
Ma Ilaria Morghen ‘rema’ controcorrente e rilancia: “Facciamolo esplodere”

Ponte sul Po. Il M5S ha la soluzione: “Separiamo le acque”

di Redazione | 2 min

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Mentre le amministrazioni dei comuni di Ferrara e Occhiobello cercano soluzioni per il lungo stop alla circolazione che si preannuncia con la chiusura del ponte sul fiume Po e bussano alle porte di Regione e Ministero per sentirsi meno soli (“Bussa sempre di porta a ogni ora…” cantava Gianni Morandi prima dell’era Facebook), c’è chi ha già la soluzione a portata di mano.

Il nodo di Gordio viene sciolto dal gruppo consiliare ferrarese del Movimento 5 Stelle. È Claudio Fochi, il “falco” (non tanto per l’acume, quanto per il cipiglio battagliero) dei grillini, a farsi portavoce della soluzione finale. Una soluzione tanto semplice e lineare che pare strano non sia venuta in mente prima agli strateghi pentastellati: “separiamo le acque”.

Facile quindi immaginare il Po a mo’ di Mar Rosso, con il buon Fochi, profeta con vincastro in pugno, ostendere la mano verso le acque limacciose. Fochi, novello Mosè, assicura che le acque si separeranno, rendendo il letto percorribile dalle automobili da e verso Ferrara.

Espediente che avrebbe anche un effetto secondario non proprio… secondario nella mente del consigliere di opposizione: se l’Esodo la dice giusta, potrebbe verificarsi anche un effetto Faraone nel caso Tagliani tentasse l’attraversamento.

Ma il geniale stratagemma non trova tutti d’accordo tra le fila del M5S. È Ilaria Morghen a farsi scettica. Forte di un servizio del National Geographic sul tema, subito smentito dalla rivista, la grillina – nota per le sue posizioni concilianti da “colomba” – ‘rema’ controcorrente e chiede di valutare anche una seconda opzione: “Facciamolo esplodere”.

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