Continua il sogno del Kleb, che alle pendici del Vesuvio stacca il biglietto per i quarti di finale nel tabellone della post season piegando Scafati 79-90.

Tanta roba la truppa di Bonacina, che dopo aver perso per un soffio gara 1 ed aver messo in piedi una gara 2 sconsolata e poco convinta al Pala Mangano, ha saputo ribaltare la serie sul campo di Ferrara.

Facile (ma anche no) conquistare le vittorie sui legni amici e tra il calore e gli applausi del proprio pubblico, difficile andare ad espugnare il fortino della Givova. E brava la Bondi che è stata capace di rispondere al 2-0 di Scafati con un perentorio 3-0, con il gioco di squadra, con le energie nervose, con il cuore, il coraggio, la grinta.

È così che l’ennesima stagione cominciata con risultati e umori altalenanti ha portato a un sogno che continuerà a regalare emozioni.

Successo meritato, per i valori in campo, singoli e di squadra e per le prestazioni espresse dalle due formazioni: Ferrara se l’è conquistato con onore il biglietto per il treno dei quarti e ora si viaggia verso Treviso, da Scafati, con il cuore.

Un primo quarto degno di un almanacco del Basket per Ferrara che da fuori è un autentico martello pneumatico con il 67% da 3 punti (6 triple su 9). In retrovia la truppa di Bonacina contiene bene Scafati e con la difesa di casa, che si apre sui tiratori da fuori arco, c’è posto da sotto anche per le incursioni di Fantoni e Rush. Cortese un cecchino, Hall il solito campione, Moreno a dare ordine, Fantoni solido e Rush sempre spumeggiante.

La Givova pare frastornata dall’energia e dalle percentuali balistiche estensi, nel secondo quarto ritrova un po’ il bandolo della matassa, quel tanto che basta per provare a ricucire, ma la Bondi continua a tenere bene le distanze con i padroni di casa, che sono discontinui e privi di idee.

Nel terzo quarto Scafati poi tenta il tutto per tutto per tallonare il Kleb, fino alla tripla che scrive il -4 per Scafati, ma Ferrara da qui pigia sull’acceleratore fino ad arrivare anche al +13 (70-57).

I falli però gravano sulla ciurma di Bonacina come spade di Damocle, nell’ultimo periodo Molinaro abbandona la tenzone per 5 falli e anche Cortese e Fantoni sono quasi agli sgoccioli del bonus (4 falli).

Poi due magie estensi: la prima di Panni che insacca un canestro al bacio e Rush che bolla una bomba pensantissima a scrivere il +13 a 5’ dalla fine (66-79). Sembrerebbe fatta, ma Ferrara deve prestare massima attenzione ai falli (anche Moreno dopo il fallo in attacco va a 4).

Due triple di Scafati riaccendono i barlumi delle speranze Givova (72-79), che però non morde, non riesce a tornare a galla, errori banali, giocate inefficaci. Ferrara rimane lì, ne approfitta, resta sulla partita: sfrutta un giro in lunetta di Hall e un cesto di Rush per allungare.

La Bondi è a +10 e comincia a giocare con il cronometro quando a due minuti dalla fine il passaggio di turno è ormai all’orizzonte. La Givova molla definitivamente la presa e Ferrara tiene le briglie strette. Rien va plus per Scafati: i 90 punti estensi contro i 79 della Givova sono la sentenza definitiva che chiude la serie, Ferrara festeggia e domenica sarà una nuova lotte all’ultimo cesto contro Treviso.