Spal
7 Maggio 2018
Vitellio (Pd): "Non si può avere solo un piano". Rendine (Gol): "Lo stadio nuovo costava 27 milioni, spesi la metà per soluzioni non definitive"

Il ‘Mazza’ fa discutere. “Si faccia il necessario per la categoria in cui milita la Spal”

di Redazione | 3 min

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E’ stata una commissione consiliare dedicata interamente ai prossimi lavori che interesseranno lo stadio Paolo Mazza. Il progetto, presentato nelle scorse settimane, viene ripetuto dall’assessore all’Urbanistica Roberta Fusari: “Lo stadio sarà coperto in ogni posto e raggiungerà 16 mila posti allungando la curva ovest e rifacendo la curva est. Inoltre sarà abbellito anche l’esterno, dove i 4 lati saranno uniformati con un brise soleil. Saranno adeguati gli spazi d’accesso e rimarranno gli ingressi monumentali storici. E non verranno toccati gli alberi”.

Il piano, che “si farà solo se la Spal resterà in A, al momento non c’è l’ipotesi B” dice l’assessore allo Sport Simone Merli, fa un po’ storcere il naso, per i costi – 5 milioni a carico della Spal e 3 sulle spalle dell’Amministrazione, con una variazione al Dup di 900 mila euro rispetto alle precedenti previsioni – e per l’incertezza sportiva.

Prova a mettere ordine Fusari assicurando che “i lavori andranno comunque fatti anche in caso di serie B, resta da capire cosa fare e cosa no: quando si saprà dove giocherà la Spal si potrà fare una programmazione dettagliata”. Ciò non basta ai ‘dem’ Luigi Vitellio – “siamo in una situazione di grande incertezza, sembra quasi che i lavori della Spal siano legati a quelli comunali, bisogna capire quali sono gli interventi da fare di norma in caso di A o in caso di B” – e Dario Maresca: “Io sono per intervenire su aspetti strettamente necessari in base alla categoria in cui milita la Spal”. E ancora un duro Vitellio: “Non è possibile avere solo il piano A, quando si lavora bisogna avere almeno 5 piani”.

Le critiche più aspre all’Amministrazione sono marchiate Francesco Rendine (Gol), il quale sostiene che “si arriva sempre tardi”, e con una “incapacità nel fare programmi”. Ad avvalorare la sua tesi, Rendine, afferma che “non può essere un’emergenza il fatto che la Spal resti in A o meno per prendere decisioni: le decisioni vanno prese nel tempo e nella città dei nostri nipoti non ci si può permettere uno stadio in centro”. “Domani – prosegue il consigliere di Gol – cambieranno le regole e andranno spesi altri denari. Proposi di fare uno stadio nuovo nelle vicinanze del casello di Ferrara Sud dal costo di 27 milioni di euro, ora ne sono stati spesi quasi la metà per soluzioni non definitive”.

Matteo Fornasini (Fi) trova comunque un lato positivo, qualora “l’investimento sul Mazza serva anche in prospettiva per una riqualificazione di un’area problematica”. Se “non pensate come risorse messe in campo solo per un adeguamento”, anche in caso di una malaugurata retrocessione in B “le risorse spese potrebbero comunque essere un fatto positivo, se visto in quest’ottica”.

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