Politica
4 Maggio 2018
Ogni sabato e domenica fino a giugno dei banchetti in centro per raccogliere le firme

Tre leggi di iniziativa popolare “per ripartire dalla Costituzione”

di Redazione | 3 min

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Antonio Del Bello e Mauro Presini

di Martin Miraglia

Una raccolta firme per tre proposte di leggi di iniziativa popolare “partendo dalle radici forti della Costituzione in un momento di crisi che genera una distanza dalla politica”.

È quanto annunciano Mauro Presini e Antonio Del Bello rispettivamente del comitato Lip Scuola Ferrara e del coordinamento Democrazia Costituzionale Ferrara che, insieme al comitato Mi Rifiuto e all’associazione Ferrara In Comune organizzeranno ogni sabato e domenica fino a giugno dei banchetti in centro per raccogliere le firme perché in parlamento venga discussa la ‘scuola della Costituzione’, l’eliminazione del principio del pareggio di bilancio dalla Costituzione e una nuova legge elettorale “che permetta ai cittadini di scegliere i loro rappresentanti”.

Le proposte di legge, il cui filo conduttore secondo i promotori è proprio la Costituzione, hanno obiettivi variegati: quella sulla scuola si prefigge di cassare la ‘Buona Scuola’ di Renzi includendo la laicità e la libertà dell’insegnamento, la democrazia interna alle scuole e l’obbligo alla formazione continua per gli insegnanti al fine di ottenere “l’acquisizione consapevole dei saperi, nel rispetto dei ritmi dell’età evolutiva, tramite l’alternanza di lezioni frontali, attività laboratoriali, lavoro individuale e cooperativo” anche grazie all’aumento della spesa per l’istruzione fino al 6% del Pil, l’obbligo scolastico fino ai 18 anni, il limite di 22 alunni per classe e dotazioni aggiuntive per i docenti specializzati in accoglienza, educazione interculturale e alunni disabili; la riforma dell’articolo 81 della Costituzione sul pareggio di bilancio sarebbe invece necessaria “perché è una camicia di forza all’economia, e se dobbiamo rispondere prima alle esigenze di bilancio che al resto vuol dire scegliere l’austerità”; la proposta di legge elettorale vorrebbe invece favorire il dialogo tra i partiti e la rappresentatività del parlamento tramite un proporzionale puro che mantenga i collegi, non abbia premi di maggioranza, preveda voti disgiunti e preferenze abrogando al contempo le liste civetta e la figura del capo della proposta politica e garantendo la democrazia nella selezione delle candidature all’interno delle formazioni politiche applicando l’articolo 49 della Carta.

“Vogliamo essere più attenti alle persone”, spiegano Presini e Del Bello, “e in un contesto in cui ci si scorda del passato e non si immagina un futuro la Costituzione può essere un faro da cui ripartire, una radice forte dal quale può crescere un albero della speranza”. Temi questi che, più nel dettaglio, verranno eviscerati in un confronto aperto ai cittadini sulle leggi di iniziativa popolare previsto per le 16.30 di sabato 5 maggio al centro sociale Acquedotto e che vedrà tra i relatori anche la portavoce nazionale di Lip Scuola Marina Boscaino e uno degli esponenti nazionale del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale Mauro Sentimenti.

La raccolta firme, fin qui, “si attesta per Ferrara a poco meno di metà dell’obiettivo, che sono 500 firme, senza che però ci siano state iniziative pubbliche”, con altri due mesi prima della scadenza dei termini. Ai banchetti poi si potrà anche firmare, grazie alla collaborazione di Mi Rifiuto e di Ferrara In Comune, per richiedere che in consiglio comunale venga discusso e messo ai voti un ordine del giorno che chieda uno studio sulla fattibilità di una ripubblicizzazione del servizio di raccolta rifiuti.

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