di Marcello Celeghini
Lagosanto. È un Primo Maggio dedicato al tema della sicurezza sui luoghi di lavoro quello celebrato quest’anno dalla Fiom lungo la darsena di Marozzo. La nuova location della festa – gli ultimi due anni era stata organizzata nella zona di Cento – è stata scelta con la volontà di far sentire la vicinanza ai tanti lavoratori precari che si preparano per l’inizio della stagione turistica sulla costa.
Aumento della produzione a scapito della sicurezza sul lavoro. È questa la spiegazione dei vertici locali dalla Fiom in merito al trend crescente di infortuni, anche gravi, sul lavoro. “Il dato delle morti sul lavoro è impennato nei primi mesi del 2018 – spiega il segretario generale Fiom, Samuele Lodi – e pensiamo che questo fatto sia strettamente correlato alla crescita dei volumi produttivi delle aziende. Negli anni passati era positivamente calato il numero delle morti bianche semplicemente perché si lavorava molto meno a causa della crisi economica”.
È stato scelto proprio il Basso Ferrarese poiché è la parte di provincia che presenta le maggiori criticità occupazionali, specialmente nell’immediato entroterra, e poiché in questa zona si assiste ancora a un importante indice di abbandono scolastico. “L’abbandono scolastico nel Basso Ferrarese – rivela Hania Cattani, segretaria della Flc-Cgil – presenta numeri preoccupanti. È un fenomeno sicuramente dovuto a un problema culturale derivante dalla povertà e dall’arretratezza che fino a pochissimi decenni fa contraddistinguevano questo territorio, ma anche per le politiche portate avanti dagli ultimi governi che hanno assai impoverito il mondo della scuola. Si sta facendo strada l’idea che la scuola debba essere finalizzata solo a insegnare a trovare un lavoro ben definito, senza più fornire gli strumenti culturali ai ragazzi per affacciarsi a 360 gradi sul mercato del lavoro. L’alternanza scuola lavoro è lodevole se viene considerata come una parte del progetto formativo, non il fine ultimo dello stesso”.
Alla giornata di festa ha partecipato anche il segretario generale della Cgil di Ferrara, Cristiano Zagatti, che ha sottolineato come l’attuale modello di crescita sia a danno dei lavoratori. “Il tema della sicurezza sul lavoro è strettamente collegato al modello di crescita con cui si sta cercando di dare una spallata alla crisi economica. Un modello competitivo e di lotta tra aziende e un mercato sempre più cinico e spietato. In tutto questo a farne le spese sono i lavoratori che avrebbero bisogno di un modello collaborativo di crescita. Una competitività dannosa che – conclude Zagatti – sta pervadendo ogni aspetto della nostra società, che vede in cattiva luce tutto ciò che è stato sociale e lascia l’individuo da solo di fronte al mercato”.
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