Politica
1 Maggio 2018
Tempo di resa dei conti nel Pd. Il ministro ferrarese attacca l'ex premier: “Si è trasformato in un Signornò”. Replica durissima del neo-deputato: “Per te la politica significa non credere in nulla, ma stare sempre in maggioranza”

Crisi Pd. Scontro Franceschini-Marattin su Renzi

di Redazione | 3 min

Leggi anche

Sobbe (La Nena): “L’idrovia così com’è stata pensata non si farà mai”

"L'idrovia così com'è stata pensata non si farà mai, non sarà mai effettivamente funzionante e sfido chiunque a pensare che le navi di IV classe europee possano passare sotto il ponte di San Giorgio". A dirlo, durante la IV commissione presieduta da Tommaso Mantovani (M5S) è Georg Sobbe titolare de La Nena sas

Un altro 25 aprile senza Museo della Resistenza

Digitando "Museo della Resistenza Ferrara", esce questa comunicazione dal sito del Comune: "Il Museo è chiuso al pubblico fino a data da destinarsi per trasferimento sede". Dall'estate 2020 tutto ciò che conteneva è stato rimosso, gli uffici trasferiti a Porta Paola fino a data da destinarsi, in attesa della nuova sede, individuata nel Palazzo Pico Cavalieri

Superbonus, Balboni (FdI) presenta emendamento per l’Emilia-Romagna

È stato presentato ieri, mercoledì 24 aprile, da parte del senatore Alberto Balboni di Fratelli d'Italia, l'emendamento all'Atto Senato 1092 avente ad oggetto la conversione in legge del DL relativo al Superbonus, per estendere la deroga riguardante i benefici previsti dalla normativa del 110% anche ai comuni dell'Emilia Romagna colpiti dal sisma del 2012, tra cui Ferrara e numerosi Comuni della nostra provincia

Irma Bandiera e le donne della Resistenza

Il 25 aprile 1945 è la data fondativa della nostra democrazia. Oggi che i testimoni diretti di quegli anni, per ovvie ragioni anagrafiche, sono sempre meno crediamo sia importante valorizzare appieno il significato di quel momento storico senza cadere in una stanca retorica celebrativa

Il 25 aprile è festa e deve tornare ad essere una festa per tutto il Paese

"Ogni anno il 25 aprile è festa e deve tornare ad essere una festa vera e propria di tutto il Paese: quel giorno per l'Italia fu la Liberazione dal Fascismo e da una dittatura sanguinaria e crudele". Il segretario comunale del Pd Alessandro Talmelli lancia una tre giorni al circolo Buontemponi per festeggiare la Liberazione

“È arrivato nel Pd il tempo di fare chiarezza. Dalle sue dimissioni Renzi si è trasformato in un Signornò, disertando ogni discussione collegiale e smontando quello che il suo partito stava cercando di costruire. Un vero leader rispetta una comunità anche quando non la guida più”.

Parola (anzi, tweet) di Dario Franceschini, ministro per i Beni culturali reduce da una brutta sconfitta elettorale nella sua Ferrara alle elezioni del 4 marzo, e che da tempo invita il suo partito a non chiudere la porta in faccia al M5S nelle trattative per la formazione di un nuovo Governo, non senza aver prima sentito cosa ha da dire e da offrire Luigi Di Maio.

A rispondergli un’altro ferrarese, fresco di elezione alla Camera dei Deputati, ‘renziano’ di ferro, Luigi Marattin, che ancora su Twitter commenta in modo più che tagliente: “Il ‘suo partito’ non stava cercando di costruire un bel nulla. La direzione si era già espressa per il no una volta. A cercare di ‘costruire’ c’eri solo tu e qualcun altro che, come te, crede che la politica significhi non credere in nulla, ma stare sempre in maggioranza”.

Un fastidio, quello mostrato da Franceschini, che trova riscontro anche nel  ‘segretario reggente’ – Maurizio Martina – che oggi ricopre in sostanza il ruolo di traghettatore che fu di Franceschini (che poi divenne anche segretario) nel post Walter Veltroni e che proprio lunedì si è lamentato di Renzi: “Servirà una discussione franca e senza equivoci perché è impossibile guidare un partito in queste condizioni e per quanto mi riguarda la collegialità è sempre un valore, non un problema”.

Il fattore che ha scatenato le reazioni dei due ministri (che rimangono in carica in attesa di un nuovo esecutivo) è stata, ovviamente, l’intervista concessa da Matteo Renzi a Fabio Fazio durante la puntata domenicale di “Che tempo che fa” in cui l’ex premier è sembrato tutto meno che un segretario dimissionario, dettando in buona misura la linea al partito. Renzi ha apertamente mostrato totale contrarietà alla linea morbida per un avvicinamento Pd-M5S: “Siamo seri – ha detto Renzi – chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Noi non possiamo far passare il messaggio che il 4 marzo sia stato uno scherzo. Il Pd ha perso, io mi sono dimesso e sette italiani su dieci hanno votato o Salvini o Di Maio. È così, tocca a loro governare, noi non possiamo con un gioco di palazzo rientrare dalla finestra quando ci hanno fatto uscire dalla porta. Il governo lo deve fare chi ha vinto, se ne è capace”. Più avanti ha detto che deciderà la direzione ma anche che “su 52 senatori del Pd, di disponibili a votare la fiducia a un governo Di Maio non ne conosco uno”

E il fatto che Renzi abbia deciso di farsi intervistare a pochi giorni dalla resa dei conti interna nella direzione nazionale di giovedì prossimo, non è passato inosservato a livello locale, portando il vicesindaco di Ferrara, Massimo Maisto, a intervenire polemicamente con un post su Facebook: “Cari amici e compagni iper-renziani che avete vissuto sempre come tradimento qualunque esternazione pubblica di dirigenti (o semplici militanti) che criticavano Renzi, cosa avreste detto se un ex segretario (Veltroni, Franceschini, Bersani, Epifani: scegliete voi) fosse andato in tv 3 giorni prima della direzione a “dettare la linea”? Scusate dimenticavo: a lui tutto è permesso, è così infatti che siamo finiti al 18%”.

Grazie per aver letto questo articolo...
Da 18 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com