Lagosanto
30 Aprile 2018
Tutto è tornato come prima, Lagosanto avrà di nuovo "un luogo di aggregazione a cui tutti sono legati". Ancora ignoti i vandali che la distrussero quattro mesi fa, ora ci sono le telecamere

Rivive la Casa di Caccia, “alla faccia dei vandali”

di Redazione | 2 min

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di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. “Sciocco amico che hai saccheggiato la casa di caccia, distruggendo ciò che apparteneva non solo ai cacciatori ma a tutta la comunità, ci hai fatto comprendere che la stupidità umana non ha confini. L’accaduto ci servirà a rinsaldare maggiormente la fraterna amicizia e la solidarietà che dovrebbero distinguere l’uomo dalla bestia”. C’è anche un messaggio per gli ignoti vandali nella nuova casa di caccia di Lagosanto, la stessa che a dicembre scorso venne devastata durante la notte da presunti militanti dell’Animal Liberation Front.

Rimessa in piedi grazie all’aiuto anche economico della comunità laghese, la casa di caccia è tornata a nuova vita quattro mesi dopo i fatti, inaugurata nel corso di una semplice cerimonia dal grande valore simbolico, quello di una “casa di tutti che torna ai cittadini, a dispetto di quanto si augurava il responsabile di quello scempio, alla faccia di chi ha voluto far del male a tutti i laghesi”.

“Oggi è una grande giornata – aggiunge il sindaco Maria Teresa Romanini dopo il taglio del nastro -, tutto potrà tornare come prima, perfino arredi e oggetti d’epoca sono tornati esattamente dove erano prima. Lo spirito che già ci animava prima ora è ancora più forte e lo dimostra l’attenzione della comunità, che ha contribuito a tutto questo in occasione di numerose iniziative. Per tutto il 2018 continueremo a raccogliere fondi per la casa di caccia durante le manifestazioni locali. Un grazie va sicuramente anche alle altre associazioni di caccia del territorio, che hanno contribuito alla causa”.

Nella sede tirata a lucido c’è anche una nuova cucina, e telecamere di sorveglianza e allarmi a scongiurare eventualmente altri malintenzionati. “Sono rimasti ignoti, anche se continuano le indagini” racconta il presidente di Federcaccia Lagosanto Adriano Bui. “Nel frattempo possiamo restituire a tutti un luogo che appartiene a tutti: sono stati i cittadini e le associazioni del territorio ad incoraggiarci a recuperare questo luogo a cui siamo tutti in qualche modo legati. Si chiama casa di caccia ma è una casa della gente, che continuerà ad essere disponibile per le iniziative di tutti. Questo ci riempie il cuore di gioia, nulla è fatto a scopo di lucro, chi ha voluto ha sempre contribuito con offerte libere”.

Dopo il taglio del nastro, la casa ha ricevuto la rinnovata benedizione del parroco di Lagosanto don Massimo Cavalieri.

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