Cento
30 Aprile 2018
La giovane racconta di essere stata aggredita per rubarle la borsa, ma si era inventata tutto per evitare una sgridata

Inscena una rapina poi si autodenuncia ai carabinieri

di Redazione | 2 min

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Cento. Prima inscena una rapina violenta, con tanto di dettagli sull’aggressione subita per rubarle la borsa, poi si pente e si autodenuncia ai carabinieri. Una menzogna che, nonostante la confessione, le costa una denuncia per simulazione di reato.

Protagonista della vicenda – prima inventata, poi reale – è una giovane donna centese che lo scorso 23 aprile si è recata in caserma per denunciare una rapina che poi si è rivelata falsa e costruita a tavolino per evitare una sgridata dalla famiglia.

La vittima, almeno secondo quanto poteva sembrare in un primo momento, ha raccontato ai carabinieri che la sera prima, mentre passeggiava per il centro cittadino, è stata spinta da dietro da due individui che, dopo averla fatta cadere a terra, si sono impossessati della sua borsa, che nel frattempo le era sfuggita di mano, dandosi poi alla fuga.

Ma la dinamica è andata in tutt’altro modo, come si è scoperto nella giornata di sabato, quando la donna si è presentata spontaneamente in caserma per raccontare la verità.

La giovane ha confessato ai carabinieri di aver inscenato, per timore della severa reazione in famiglia dovuta ad una sua sbadataggine, una falsa rapina nel luogo del furto realmente accaduto della propria borsa, che lei aveva incautamente lasciato all’interno dell’auto di un’amica con la quale era andata a fare una passeggiata, salvo poi trovare la portiera della vettura forzata, e la borsa rubata, al rientro.

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