Voghiera e San Biagio. Due rapina identiche e ora i carabinieri cercano lo stesso uomo. Una persona sui 30/35 anni, vestito con bermuda e felpa, barba lunga (forse finta), testa rasata e occhiali da sole, si è presentato sabato mattina armata di coltello da cucina presso la tabaccheria all’orario di apertura, attorno alle 6.30.

In entrambi gli episodi ha usato la medesima frase: “non facciamo gli eroi”, pronunciata in italiano, con un accento meridionale. La tabaccaia gli ha consegnato i soldi della cassa, circa 300 euro, e lo ha visto uscire e scomparire a piedi.

Circa due ore dopo si è presentato all’interno della farmacia Trevisani a San Biagio di Argenta. Anche qui poco dopo l’apertura. Non appena usciti i primi clienti, il malvivente è entrato dall’ingresso principale, che dà sulla trafficatissima Statale 16, brandendo il coltello. Intenzioni minacciose le sue, facilmente capite dai due addetti alla vendita di medicinali.

Il tutto mentre il bandito, che potrebbe essere un professionista vista la calma e la freddezza con cui ha gestito la situazione, ha semplicemente intimato loro la stessa frase usata a Voghiera poco prima: “non facciamo gli eroi”. Poi ha chiuso a chiave i dipendenti nello stanziano che sta nel retrobanco.

Il tutto ini un paio di minuti. Il tempo insomma per razziare i soldi in cassa, circa 500 euro, e tornare sui suoi passi, dando così la possibilità ai due “sequestrati” di lanciare l’allarme ai titolari. Che hanno poi sporto denuncia ai carabinieri di Argenta. I militari dell’Arma, nelle loro indagini, potranno avvalersi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza. E’ il terzo caso criminoso perpetrato nell’arco di 8 anni ai danni di questa attività. In uno di questi è stata addirittura divelta la cassaforte a muro, poi sfondata a colpi di mazza lungo gli argini del fiume Reno, che scorre dietro.