Attualità
27 Aprile 2018
All'interno del Mercato dell'Acquedotto nasce un nuovo stand creato e allestito da alcuni ragazzi con handicap dai 17 ai 22 anni

Un “ponte” tra la scuola e il mondo del lavoro

di Redazione | 3 min

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Il progetto “Ponte” ha aperto le porte a una nuova esperienza rivolta ai ragazzi con handicap delle scuole superiori per avvicinare ancora una volta i giovani al mondo del lavoro. La novità consiste nell’introduzione di uno stand, allestito e creato dai ragazzi, all’interno del Mercato dell’Acquedotto.

“Proprio partendo dai bisogni dei ragazzi disabili – commenta Tullio Monini, responsabile dell’integrazione dei ragazzi disabili e stranieri – abbiamo deciso di realizzare nel 2016 il progetto “Ponte” che coinvolge un quarto dei ragazzi seguiti dal Servizio comunale integrazione sociale. I ragazzi che ne fanno parte sono dei piccoli adulti, infatti non hanno meno di 17 anni”.

Il progetto è stato affidato dall’Amministrazione comunale al consorzio Impronte Sociali, all’interno del quale operano diverse cooperative sociali tra cui La Città Verde, Matteo25 e Integrazione e Lavoro. “Grazie alla disponibilità della Strada dei vini e dei sapori, che organizza il Mercato dell’Acquedotto – continua Manini – è stato possibilire realizzare uno stand, allestito e gestito dai nostri ragazzi. Il nostro obiettivo, oltre a far stare bene i ragazzi e portare supporto alle famiglie, è quello di introdurre il mondo del lavoro e la gestione del denaro, nelle loro vite. Vogliamo far capire loro com’è la vita al di fuori delle mura scolastiche”.

Lo stand offre diverse tipologie di prodotti: fiori commestibili, spezie, salsa di pomodoro, oggettistica e quadri. “A breve – aggiunge Luigi Rosso, responsabile dei servizi socio educativi della Città Verde – arriveranno anche altri tipi di prodotti come fave e pomodori. I ragazzi due volte e settimana svolgono queste attività a stretto contatto con i collaboratori, che li aiutano e supportano in qualunque momento. In questo caso si parla di un vero e proprio rapporto lavorativo, dove i ragazzi devono svolgere il loro compito ed anche bene. Nello stand si possono trovare diverse tipologie di spezie come la menta, il rosmarino, la maggiorana e il timo. Ma abbiamo anche molti fiori commestibili come: nasturzio, viola, voragine e malva”.

Con l’aiuto di un educatore sono naturalmente gli stessi ragazzi che vendono e che imparano a misurarsi in una nuova esperienza di utilizzo del denaro, ma soprattutto avranno la possibilità di relazionarsi con con i cittadini che il giovedì vengono per fare la spesa.”Abbiamo scelto il Mercato dell’Acquedotto e non piazza Travaglio – spiega Cristina Corazzari, assessore alla Pubblica Istruzione – per garantire ai ragazzi tranquillità. Ho visto questi ragazzi crescere, e poter fare oggi questo nuovo progetto con loro è  per noi un traguardo. Purtroppo alcuni di loro, in un futuro, non potranno lavorare, ma noi vogliamo garantire loro, finché possiamo, una vita normale”.

“Il mio sogno e forse quello di tutti noi – conclude Tullio Monini – è quello di vedere i ragazzi relazionarsi con gli altri venditori presenti. Magari un giorno saranno loro ad andare dai loro “colleghi” per parlare e passare il loro tempo libero. Abbiamo intrapreso questa iniziativa per dare loro quella carica in più”.

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