Lettere al Direttore
26 Aprile 2018

Il comitato No Rifiuto vuole un osservatorio funzionante

di Redazione | 3 min

Gentilissima consigliera Bianchini,

Le ricorderò innanzitutto che sono stato presente a tutte le commissioni sui rifiuti dagli albori dell’avvio dei lavori nell’inverno scorso, ai Consigli comunali e persino agli incontri pubblici di Sindaco e Assessore, ivi compreso quello del CNA dove fu chiesto l’Osservatorio e furono precisate le motivazioni per cui avviarlo.

Le ricorderò altresì che sono tutti eventi pubblici: quando Vi riunite in una commissione comunale non siete nel salotto di casa Vostra ma state ragionando su interessi della collettività, di una comunità di cui Lei, tra gli altri, dovrebbe rappresentare gli interessi generali. Da cittadino (al contrario suo) il mio tempo dedicato a questo lavoro, che seguo con interesse, non è remunerato ed è frutto di una interazione con la gente, nell’ascoltare, partecipare, condividere idee e opinioni talvolta molto lontane dalle mie ma che sono utili alla finalità del “bene pubblico”.

Collaboro con il m5s perché hanno ascoltato le proposte che venivano dalla gente, dal comitato e figlie di tutte le distorsioni che questo sistema rifiuti, che lei ha votato, ha prodotto. Le segnalo altresì che pure Lei ha votato le risoluzioni e gli emendamenti al regolamento prodotti dal lavoro di collaborazione dei “sedicenti”, che hanno l’unico torto di esprimere spirito di partecipazione alla vita pubblica.

Entro nel merito dell’Osservatorio: condividiamo pienamente un lavoro di modifica indispensabile. Un Osservatorio chiuso in se stesso che guarda solo le carte di Hera è poco utile. Abbiamo voluto dargli un aspetto di vera operatività: poter proporre idee, produrre e analizzare studi indipendenti, essere il più partecipativo possibile (non limitato a una lista bloccata di 11 membri, predeterminati nei nomi e cognomi, che lascia fuori identità importanti, e per citarne una: Legacoop), persino visitare gli impianti (perché se lei Sa come funziona un impianto di riciclaggio su cui deve prendere decisioni, ne sono contento).

L’intento è che possa incentivare progetti migliorativi del sistema e non conservativi; che possa intervenire in piena autonomia, separato da soggetti come il comune o il gestore che sono i soggetti da osservare e monitorare nei risultati. L’intreccio Comune – Atersir – Hera è già sovraffollato di conflitti di interesse come ha già dichiarato l’Autorità Anticorruzione in diverse sentenze.

La Giunta già prevede un fondo di 150mila euro per incentivi e correzioni, questo vuol dire che già siete consapevoli di errori fatti nel determinare la nuova tariffa e, a maggior ragione serve un organo di controllo e verifica che sia indipendente.

Noi vogliamo un osservatorio funzionante, operativo e forte che abbia facoltà, non solo di intervenire con correzioni alla tariffa grazie alle tasse dei cittadini, di vigilare su una corretta gestione dell’intero ciclo di gestione dei rifiuti.

Cara consigliera, c’è chi protesta e basta. Noi stiamo proponendo alternative.

Non a caso, siamo in giro per le strade a raccogliere firme per presentare una delibera di iniziativa popolare che chiede uno studio di fattibilità sulla gestione pubblica dei rifiuti.

Penso che la Pubblica Amministrazione debba servire i cittadini, non il contrario. Probabilmente su questo abbiamo visioni opposte.

Cordialmente

Paolo Pennini, “sedicente” comitato Mi Rifiuto

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