(foto di Alessandro Castaldi)

di Simone Pesci

Convivialità e goliardia hanno caratterizzato il clima del galà organizzato dal Centro Coordinamento Spal Clubs tenutosi martedì sera al Pala Nobis di Chiesuol del Fosso. Assieme ai 250 ospiti dei vari Spal Club hanno partecipato anche i patron Francesco e Simone Colombarini, il direttore generale Andrea Gazzoli e il direttore sportivo Davide Vagnati.

Una cena con vista Verona, perchè il vortice dei pensieri di ogni spallino, questa settimana, gira che ti rigira rimanda sempre alla sfida decisiva con l’Hellas di domenica, come hanno decretato i tifosi con un sonoro “Verona stiamo arrivando” dopo il taglio della torta di rito. Fra un “Forza Spal” e un “Ferrara alè non tifo per gli squadroni ma tifo te” il Pala Nobis si è incendiato di passione nei confronti dei dirigenti e della truppa di mister Leonardo Semplici, sotto gli occhi di un Francesco Colombarini che ammette che “non avremmo mai immaginato di vedere un calore così quando siamo venuti a Ferrara”.

Nell’incalzarlo, il figlio Simone, si dice onorato di essere in mezzo ai tifosi: “Se abbiamo messo, e se continueremo a mettere, tutto questo impegno è per voi. La Spal siamo tutti noi”. Missione compiuta, quindi, perché la serata, come rivela la presidente del Centro Coordinamento Spal Clubs Valentina Ferozzi, è stata organizzata proprio per “lanciare un segnale forte a squadra e società che noi saremo sempre e comunque con loro”.

Già da Verona, dove “sarà uno spettacolo, l’ultimo pullman l’abbiamo trovato da Napoli e l’abbiamo riempito in due minuti”. E se Ferozzi auspica di riuscire a sfondare il muro dei 4000 iscritti agli Spal Club – “ora sono 3900” -, l’anno prossimo sarà comunque importante per i tifosi biancazzurri, che saranno accolti al nuovo Paolo Mazza: “La gradinata coperta sarà un altro atto d’amore della società nei confronti della tifoseria”.

A margine dell’evento è intervenuto anche il ds Davide Vagnati che ha toccato questioni prettamente calcistiche. “I tifosi – esordisce – hanno sempre dimostrato attaccamento alla società e alla squadra, a Verona immagino sarà esodo. La Spal ha il destino nelle proprie mani e ai calciatori ho detto che il percorso di una squadra che si vuole salvare deve passare attraverso le partite come quella di domenica. Bisogna affrontare la settimana con tranquillità, pensare che non perdevamo da due mesi e andare al Bentegodi con fiducia. In queste 4 partite, dobbiamo anche avere la leggerezza mentale e la consapevolezza che con l’aiuto di tutti possiamo farcela”.

Oltre a Meret – “stagione forse finita perché manca poco, ma siamo in ottime mani con Gomis” – mancherà Borriello, al quale Vagnati, dietro precisa domanda, ha riservato parole al vetriolo: “Parlo di chi in questo momento sta sudando per ottenere la salvezza. Penso a chi gioca 95 minuti la domenica e a quelli che pur non giocando un minuto vengono allo stadio a vedere i compagni: se Borriello deciderà di darci una mano ci fa piacere, altrimenti la squadra farà a meno di lui come ha fatto fino ad ora”.