di Davide Soattin

Vincere a Verona per dar fiato e speranza alle possibilità di salvezza. Per la Spal, un obiettivo più che abbordabile sulla carta che, nonostante i favori del pronostico e della classifica, dovrà far i conti con il calo sia fisico che psicologico degli estensi nelle ultime uscite. La missione è di quelle fondamentali, se non di vitale importanza, e a tutti gli effetti ha l’aria di essere una vera e propria finale.

Ne è consapevole Semplici e lo sanno bene gli stessi biancazzurri che, nel primo pomeriggio di martedì (24 aprile), si sono ritrovati sul terreno del centro sportivo “G.B. Fabbri” di via Copparo per dare inizio alla settimana di passione e duro lavoro che culminerà con la sfida all’Hellas di domenica pomeriggio, in un ‘Bentegodi’ che in più di un’occasione è già stato crocevia del destino calcistico del popolo spallino.

Senz’ombra di dubbio, sarà una Spal orfana del proprio numero uno Meret (per lui trauma alla spalla sinistra con interessamento dei legamenti) quella che scenderà in campo al cospetto dei gialloblù, forte comunque di un Gomis che scalpita al solo pensiero di tornare a difendere i pali e di un Pippo Costa pronto ad essere abile ed arruolato con il resto della squadra, dopo aver svolto attività normale con i compagni durante la ripresa degli allenamenti.

Ripresa degli allenamenti che ha dato segnali confortanti anche per ciò che riguarda le condizioni di Schiattarella, nonostante proprio su di lui si fossero addensate delle minacciose nubi nere nel corso del match con la Roma, tali da indurre lo staff tecnico ad operarne la sostituzione a fine primo tempo. Con buona probabilità infatti, vista l’intensità e il modo con cui il numero ventotto ha eseguito gli esercizi differenziati alternandoli a quelli con il gruppo, mister Semplici non dovrebbe avere difficoltà ad affidargli le chiavi della regia, abbozzando così le basi per una mediana che vedrebbe l’impiego di Kurtic e Grassi, nel consueto ruolo di mezz’ali, e quello ormai consolidato di Lazzari e Mattiello a correre sulle rispettive fasce.

Mirco Antenucci ha svolto un lavoro differenziato per una contusione al polpaccio destro; nei prossimi giorni il giocatore sarà sottoposto ad ulteriori accertamenti. Filippo Costa sta recuperando dal trauma contusivo al peroneo lungo.

Se per il centrocampo non ci saranno problemi, complice soprattutto la piena e completa disponibilità delle pedine da cui l’allenatore toscano potrà attingere a suo piacimento, altrettanto non lo si può dire per il reparto arretrato, in totale apprensione per la situazione fisica di un Vicari (trauma contusivo al vasto mediale destro) che, armato di scarpe da tennis ai piedi e tanta buona volontà, ha provato senza successo una leggera corsa di scarico, preferendo rientrare anticipatamente negli spogliatoi per non aggravare ulteriormente il proprio stato di salute, a causa di un ematoma che non gli consente di caricare a pieno la mole di lavoro.

La manovra offensiva invece, sulla falsa riga di un girone di ritorno che li ha visti assoluti protagonisti, passerà al novanta per cento dall’intesa tecnica e tattica creatasi tra Paloschi e il capitano biancazzurro Antenucci, ieri presentatosi in campo con quasi un’ora di ritardo rispetto ai compagni, dedicandosi solamente ad una mezz’ora di corsetta dopo aver sostenuto una serie di terapie e cure di scarico per rimuovere il peso delle ultime gare giocate a ritmi elevati, mentre, quasi sicuramente si accomoderanno in panchina Floccari e Bonazzoli, con quest’ultimo assente giustificato alla ripresa degli allenamenti dopo la convocazione in Nazionale under 20 per la gara amichevole di questa sera contro la Croazia, in programma ad Udine.

Tra le altre novità di giornata, infine, da sottolineare il ritorno in campo di Marco Borriello (per lui lavoro personalizzato tra fisioterapia e corsa sul campo), premio di consolazione per un cospicuo numero di fedelissimi accorsi per seguire l’allenamento dei biancazzurri che almeno, non potendo più godere delle giocate del bomber partenopeo da quello Spal-Torino del 22 dicembre dello scorso anno, hanno potuto constatarne ancora la sua presenza a Ferrara, osservandolo lavorare ed eseguire un programma di allenamento differenziato dal resto dei compagni, per recuperare dal problema al polpaccio della discordia che tanto ha fatto infuriare ed esasperare gli animi della piazza estense negli ultimi mesi.