Politica
25 Aprile 2018
Bianchini (Pd) contro il M5S: "Vuole stravolgere le finalità dello strumento a tutela delle imprese"

Osservatorio Rifiuti, “mistificazioni dal sedicente comitato”

di Redazione | 3 min

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Patrizia Bianchini

L’Osservatorio Rifiuti non è un organo di mera ratifica ma uno strumento richiesto dalle associazioni di categoria per affrontare i problemi che il nuovo sistema di raccolta rifiuti genera città, soprattutto per quanto riguarda le imprese.

A spiegare il ruolo e le funzioni del nuovo Osservatorio è Patrizia Bianchini (Pd) che non accetta le “mistificazioni” del comitato Mi Rifiuto, reo secondo la consigliera comunale di voler “mistificare, ovvero trarre in inganno abusando della buona fede o alterando deliberatamente i fatti con astuzia e sottigliezza di argomentazioni”. 

“Non è così come si vuole far credere – precisa la consigliera dem -. Il rappresentante del comitato Mi Rifiuto, nonché militante del M5S (si tratta di Paolo Pennini, ndrha potuto visionare la bozza del regolamento del costituendo Osservatorio sui rifiuti contemporaneamente ai consiglieri comunali componenti la commissione consiliare competente in materia”.

Alla riunione della Commissione, riferisce Bianchini, “era presente anche il componente del sedicente comitato e in quella sede, il Movimento 5 stelle ha presentato una revisione totale della bozza di regolamento senza dare tempo né modo agli altri consiglieri di prenderne visione e di studiare il testo preventivamente.

“Il testo presentato dal M5S stravolge completamente il senso dell’Osservatorio sui Rifiuti motivato e presentato nelle commissioni e in consiglio comunale – spiega la consigliera Pd -. Contrariamente a quanto si fa intendere, la bozza di regolamento presentata, che passerà al vaglio della giunta, contiene esattamente le finalità e la composizione prevista fin dal nascere dell’idea di costituzione dell’Osservatorio”. 

Basta leggere il verbale del consiglio comunale del 12 marzo per verificare che pubblicamente è stata illustrata la motivazione della costituzione dell’Osservatorio da parte dell’assessore Ferri: “E’ stata una proposta della Cna per permettere, in itinere, di affrontare le tematiche legate in particolare alle imprese, non solo alle tariffe, ma al sistema di raccolta e ai servizi che si rendessero necessari per prevenire distorsioni tariffarie non prevedibili e non legate al comportamento delle singole imprese. Per tale motivo è stata mantenuta una riserva di 150.000 euro, fondi che verranno utilizzati proprio per ridurre effetti non controllabili che possono portare ad un aumento della tariffa non dipendente dalla volontà dell’impresa”. 

Una spiegazione che cozza con quanto segnalato dal comitato anti-calotte. “Le imprese hanno chiesto questo strumento per un confronto diretto con l’amministrazione comunale – riepiloga Bianchini -, da ciò deriva la composizione dell’Osservatorio: sindaco-assessore-rappresentanze imprese-rappresentanza consiliare. In questo Osservatorio non c’è né controllore né controllato per il semplice motivo che non ci sono funzioni ispettive o di controllo di qualcosa o di qualcuno ma semplicemente una sede di colloquio sulle problematicità che il nuovo sistema di raccolta di rifiuti genera in particolar per le imprese di varia tipologia e livello”. 

Mentre il comitato chiede “maggiore apertura e indipendenza di questo organo decisionale”, la consigliera Pd fa presente che “l’Osservatorio non è un organo né decisionale né deliberante e non ha finalità diverse da quanto più volte enunciato, inoltre il numero chiuso l’ha proposto la rappresentante del M5S introducendo la definizione per un massimo complessivo di 10 soggetti coinvolti’“. 

“Questo Osservatorio, approvato dal consiglio comunale nella sua essenza, non è un organo di mera ratifica, così come sprezzantemente lo si vuole definire, poiché ‘viene costituito anche a seguito di una espressa richiesta da parte delle associazioni di categoria delle imprese in sede di consultazione del regolamento poi approvato riporta Bianchini, citando la bozza dell’atto istitutivo dell’Osservatorio che il M5S vuole “cassare completamente: perché? – si domanda Bianchini -. Perché è utile allo stravolgimento delle finalità dello strumento? Perché è utile a confondere le idee delle persone che leggono offensive insinuazioni e sproloqui? Per fortuna esistono atti scritti e documenti a comprova di quanto affermo”. 

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