Spal
22 Aprile 2018
In un pomeriggio da insufficienza per tutti, si salva solo Meret

Spal-Roma: le pagelle

di Redazione | 5 min

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(Foto di Alessandro Castaldi)

di Davide Soattin

Meret 7.5: Se non ci fosse, dovrebbero inventarlo. Da ultimo baluardo della difesa biancazzurra cerca di tenere in vita i suoi compagni in più di un’occasione, compiendo cinque interventi e ottime uscite in presa alta che gli assegnano di diritto la palma di migliore in campo. Nel finale viene sostituito dopo aver accusato male alla spalla, si spera sia nulla di grave.

dal 79’ Gomis s.v.: Entra a risultato già compromesso, sostituendo un Meret dolorante.

Cionek 5: Lontano parente del centrale che abbiamo conosciuto dall’inizio del girone di ritorno. L’errore in fase di disimpegno, che anticipa il gol della Roma, e un paio di passaggi sbagliati gli costano l’insufficienza in pagella e lo candidano tra i peggiori di giornata.

Vicari 5: Giornataccia per lui. La sua partita dura all’incirca quaranta minuti, ma il tempo che trascorre in campo gli basta per mettere a segno la sua seconda autorete stagionale e procurarsi un infortunio, in seguito ad una botta riportata nei minuti iniziali del match con Schick, che gli costa la sostituzione sul finire della prima frazione.

dal 38’ Grassi 5.5: Entra nei minuti finali del primo tempo, dando il cambio ad un Vicari acciaccato. Con lui, la Spal cambia modo di giocare disponendosi con un 4-4-2 che lo vede protagonista nel ruolo di mezz’ala. La sua è una prestazione incolore, condita da spunti e giocate poco utili a sbloccare la situazione.

Felipe 5.5: Della batteria di difensori, forse il migliore. Un mezzo in voto in più degli altri assegnatoli non solo per quanto fatto nel corso della partita, nonostante in un paio di occasioni sia parso poco brillante, ma anche per il percorso di crescita che lo ha visto, nelle ultime uscite, sempre più leader nel ricoprire quel ruolo di responsabilità che gli era stato chiesto e che ci si aspettava da lui ad inizio campionato.

Lazzari 5.5: La sua partita inizia in maniera propositiva, provando ad andare al tiro in più di un’occasione e cercando di sfruttare il gioco sulle fasce. Successivamente, con il passare del tempo e con il risultato che pese sulle spalle delle maglie biancazzurre, Silva gli prende le distanze e lo tiene a bada, limitandone le sfuriate, eccezion fatta per un paio di opportunità del secondo tempo, in cui cerca di rendersi pericoloso andando a concludere sul secondo palo senza fortuna.

Everton Luiz 5: Tanta volontà e tanta grinta al servizio di Semplici, ma il gioco duro e falloso non basta a fermare l’avanzata dei giallorossi. Il giallo rimediato dopo appena tredici minuti di gioco è la dimostrazione di un giocatore che entra in campo per spaccare il mondo, senza riuscirci. Nonostante ciò, vederlo combattere con Nainggolan è comunque un piacere per gli occhi degli spallini più focosi.

Schiattarella 5: Stringe i denti e scende in campo da vero combattente, nonostante non sia ancora al massimo della sua condizione. E lo si nota subito, tanto che Semplici lo rileva nell’intervallo. Nel primo tempo, comunque, prova più di una volta a verticalizzare per le punte, sfornando lanci un po’ troppo lunghi e senza successo. La manovra biancazzurra, ne risente eccome.

dal 45’ Simic 5: Entra ad inizio secondo tempo e l’accoglienza non è delle migliori. Va a posizionarsi centralmente, al posto del compagno di reparto Vicari, cercando di dare alla manovra difensiva quella fisicità e quell’ordine che, purtroppo per gli estensi, non arrivano, lasciando così spazi ed opportunità alla Roma di creare grattacapi dalle parti di un Meret, più di una volta provvidenziale.

Kurtic 5: Prova a farsi sentire fisicamente come al solito, svettando di testa sin dal primo minuto e andando a mordere le caviglie degli avversari. Nel secondo tempo, da mezz’ala passa ad ala pura, ma la sostanza delle cose non cambia. A tratti pare svogliato ed indisponente con chi lo circonda, lamentandosi spesso e volentieri con i propri compagni di squadra, a causa di passaggi e giocate fuori misura.

Mattiello 5.5: A volte meglio, a volte peggio, lui comunque la sua modesta figura la fa. Seguendo l’esempio di Lazzari, prova a sfruttare l’inerzia sulla propria fascia, ma i fraintendimenti con Kurtic e la poca incisività nei metri finali sono tali da costargli una lieve insufficienza. Con il cambio modulo, si preoccupa più della fase difensiva che offensiva.

Antenucci 5.5: Tanto lavoro sporco sin dall’inizio: lotta su ogni pallone, fa a sportellate con gli avversari e cerca di guadagnarsi un rigore contro Fazio, su cui Tagliavento sorvola. L’aver trascinato la squadra fino ad oggi, comincia a farsi sentire nelle gambe e nei muscoli del capitano. Dargli l’insufficienza fa piangere il cuore ma, purtroppo, da qualche giornata non è più l’Antenucci che si è fatto voler bene a suon di gol, risultando poco lucido e preciso in determinate parti del match.

Paloschi 5: E’ protagonista biancazzurro del primo tiro nello specchio della porta difesa dai giallorossi, a cui si oppone un Alisson in stato di grazia. Per il resto, risulta corpo estraneo dell’attacco estense, dimenticandosi come si fa a difendere palla con il corpo e perdendo un’infinità di palloni. La Spal ha bisogno dei suoi gol come il pane ed il tempo stringe. Speriamo si svegli presto.

Semplici 5.5: Gioca a viso aperto contro una grande squadra e non gli si può rimproverare più di tanto, se non l’aver azzardato l’inserimento di un acciaccato Schiattarella al posto di Viviani. Cambia in corso d’opera la disposizione della sua squadra, dando più densità tra centrocampo ed attacco, con l’utilizzo del 4-4-2 al posto del 3-5-2 iniziale, con l’obiettivo di limitare i danni. Verona e Benevento diranno qualcosa in più sulla sua Spal.

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