Comacchio
21 Aprile 2018
Per l'associazione manca attenzione nella gestione dell’ecosistema della foce del Po di Volano e del territorio costiero

Coldiretti preoccupata per le emergenze nel Delta Po

di Redazione | 3 min

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Coldiretti è preoccupata per la mancanza di attenzione e di risposte per la gestione dell’ecosistema della foce del Po di Volano e del territorio costiero, con seri problemi ambientali, paesaggistici ed economici in un ambito molto fragile e debole.

Negli ultimi anni – evidenzia l’associazione – le mutate condizioni climatiche hanno contribuito a rendere ancora più evidente la fragilità del territorio del Delta del Po, del litorale in particolare, con parte dell’area a mare che riceve sabbia dal Po e tende a formare nuove barene ed occludere canali interni, come nella sacca di Goro, e parte dove l’erosione marina porta via interi tratti di spiaggia e mette a rischio stabilimenti balneari ed infrastrutture. Il lido di Volano, tra i Lidi Nord, così come Spina, tra quelli Sud, è un esempio di questo mutare dell’ambiente e richiede attenzione e tempestività di intervento a tutto tondo, per consentire la coesistenza di un ambiente naturale e delle attività antropiche (agricole, ittiche, balneari, turistiche, ecc.).

“Da troppo tempo, da anni ormai, pescatori ed operatori chiedono con forza la manutenzione e lo scavo del Po di Volano – afferma la Coldiretti Ferrara -, ripetutamente abbiamo posto alla Regione tutta la serie di questioni che sono sul tavolo, non avendo sino ad ora potuto concretizzare azioni incisive, con l’effetto di impedire quasi la la circolazione dell’acqua nell’ambito di questa porzione del delta, precludendo o limitando molto anche i possibili usi turistico ambientali che potrebbero contribuire all’economia di questa parte della provincia. Come Coldiretti – prosegue l’associazione –  riteniamo indispensabile che la stessa attenzione al ripascimento della spiaggia di Volano e degli interventi contro le mareggiate della costa, debba essere posta anche nella gestione e manutenzione del reticolo di canali che reggono il sistema idraulico a poche centinaia di metri dagli stabilimenti balneari e dell’ambiente circostante.
Non è più sostenibile che di fronte a richieste ben argomentate, a motivate situazioni di disagio economico ed ambientale, non arrivino risposte, e ciascuno, passeggiando in quei territori si può ben rendere conto dello stato di semi abbandono delle ripe e degli argini, delle strade interne, dei percorsi ciclabili e delle ippovie, con evidente difficoltà a far apprezzare ad un turismo più vasto possibile questo territorio, che presenta tratti di bellezza raramente riscontrabili in altri luoghi”.

“La sostenibilità ambientale e la valorizzazione dei territori e dei paesaggi, accanto alle produzioni di qualità della filiera agricola e della pesca, sono per noi valori fondamentali, che richiedono attenzione ed impegno sia da parte degli operatori privati, che degli amministratori pubblici – continua Coldiretti -. È necessario un reale sforzo e coinvolgimento di tutti i soggetti che hanno voce in capitolo (forse troppi…), per dare risposte concrete a chi opera in questo territorio ed in tempi brevi. Occorre un ragionamento ed una progettazione univoca e condivisa sul territorio del delta, sulla gestione delle aree demaniali e dei terreni agricoli, sulle concessioni di acquacoltura e su quelle degli operatori turistico balneari, evitando interventi parziali e limitati ad un solo aspetto. Regione, Servizi Tecnici di Bacino, Parco, Consorzio di Bonifica, Comuni, imprenditori dei settori interessati devono quindi fare uno sforzo per leggere in modo più ampio le problematiche di Volano, del suo Lido e dell’immediato entroterra (Valle Giralda, Gaffaro, ecc.) per tutelarlo e farne occasione di crescita economica ed ambientale e non estrema periferia in abbandono come rischia di diventare il delta del Po”.

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