Attualità
21 Aprile 2018
Il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a confronto su prevenzione e repressione

Bullismo, prefetto: “Ferrara non è impreparata”

di Redazione | 3 min

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Il tema del bullismo nelle scuole e le attività di prevenzione e repressione per contrastare il fenomeno, anche in relazione alle recenti operazioni di polizia con l’esecuzione di misure cautelari di collocamento in comunità nei confronti dei bulli minorenni del Mc, sono state al centro della riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, tenutasi venerdì mattina in prefettura.

All’incontro, presieduto dal prefetto Michele Campanaro, erano presenti il sindaco e presidente della Provincia Tiziano Tagliani, il procuratore presso il tribunale dei Minori di Bologna Silvia Marzocchi, il procuratore presso il tribunale di Ferrara Patrizia Castaldini, il direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale Giovanni Desco, oltre al questore Giancarlo Pallini, al comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Andrea Desideri e al comandante provinciale della Guardia di Finanza Sergio Lancerin.

La provincia di Ferrara – ha ricordato introduttivamente il prefetto – non si trova impreparata ad affrontare un tema così delicato come il bullismo, specie in ambito scolastico, se è vero che già da tempo è operativo un protocollo sottoscritto dai principali soggetti istituzionali competenti, presenti al tavolo odierno, finalizzato a promuovere iniziative di prevenzione e contrasto, in modo integrato, sviluppando a tutti i livelli coinvolti (scolastico, giovanile e familiare) la cultura della legalità”.

Nell’occasione, il prefetto Campanaro ha evidenziato l’importante ruolo rivestito dal tavolo tecnico, previsto dal protocollo, che ha sviluppato e messo in campo diversi livelli di interventi, rivolti sia ai minori che agli adulti, con incontri presso circa 50 istituti scolastici della provincia svolti da operatori delle forze dell’ordine, delle polizie municipali, dei Sert dell’azienda Usl e di Promeco, organismo partecipato dal Comune di Ferrara, che opera nei settori del recupero e della riabilitazione nell’ambito delle tossicodipendenze, con competenze specifiche in campo pedagogico, psicologico, educativo e sociologico.

Il procuratore del tribunale dei Minori di Bologna ha ricordato le molteplici attività svolte dal proprio ufficio, sia nell’ambito della prevenzione sia in quello della repressione, evidenziando il dato, pure sottolineato in occasione dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario, della flessione in ambito regionale delle notizie di reato riguardanti il fenomeno del bullismo.

Al contempo, il procuratore ha evidenziato l’importanza che l’insegnante, in quanto pubblico ufficiale, denunci fatti di violenza e sopraffazione di cui venga a conoscenza, consentendo all’autorità giudiziaria minorile di mettere in campo misure a tutela dei minori stessi e di sostegno alle loro famiglie, attraverso percorsi di intervento affidate a specifiche figure professionali.

Tutti i presenti hanno convenuto sulla importanza degli interventi finora posti in essere dalle istituzioni a vario titolo coinvolte nell’impegnativa attività di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo, aderendo all’invito conclusivo del prefetto, in ottica dell’imminente rinnovo del protocollo, di un ulteriore potenziamento della rete istituzionale e degli interventi di affiancamento al tavolo tecnico, anche con la diretta partecipazione delle procure di Bologna e Ferrara, dell’Università di Ferrara e dell’Ordine degli Avvocati di Ferrara.

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