Fossi stato nei panni dei cittadini che hanno scritto:”Dai cittadini della Gad un esposto contro il Comune: “Ci vergogniamo di vivere a Ferrara”, mi sarei rivolto all’Urban Center da poco inaugurato nel loro quartiere e avrei chiesto uno spazio per divulgare la storia che valorizza il quartiere Giardino (GAD) perchè Ferrara è città patrimonio dell’umanità.
Questo perchè all’inaugurazione dell’Urban Center, l’assessore all’urbanistica lo ha definito: ”sede per tutti coloro che vorranno portare il proprio contributo”.
E per questo avrei chiesto che al suo interno fosse dedicato uno spazio dove raccontare la storia del GAD dal 1598 ad oggi.
Questo quartiere insiste nell’area che fu l’ex Fortezza. Venne fatta costruire per volontà del Papa Paolo V quando, con la devoluzione avvenuta nel 1598, lo Stato della Chiesa soppiantò il Ducato estense. Arrivò poi Napoleone. Quel fortilizio, simbolo di potere, viene occupato dalle sue truppe. Con l’avvento degli austriaci tornò un presidio militare.
Con l’unità d’Italia la storia della Fortezza si fermò fino alla prima guerra mondiale.
L’editore Antonio Vallardi nel 1917 pubblicò la relazione dell’ing. Cesare Selvelli dell’Ufficio Lavori pubblici del Comune di Ferrara, con questo titolo: “Costruzione di un Rione Giardino nella vecchia Piazza d’armi”.
Nel corso della storia, l’area ebbe varie denominazioni: Fortezza in epoca papale; Cittadella e Piazza d’armi con Napoleone e Austriaci.
Per ricordare il suo passato la municipalità del dopoguerra ha dedicato due vie nella GAD: via Fortezza e via Cittadella. La “Piazza d’armi” invece venne trasferita nell’area di fronte alle sede della Motorizzazione Civile di via Canapa, ora inglobata nel parco urbano.
Per chi non lo sa, sotto a questa piazza d’armi negli anni ’80 sono stati trovati i resti di una antica villa romana.
Stefano Bulzoni