Attualità
20 Aprile 2018
Allo studio anche un'azione collettiva contro il Comune "per i danni economici cagionati agli abitanti dell'area"

Dai cittadini della Gad esposto contro il Comune: ‘Ci vergogniamo di vivere a Ferrara’

di Redazione | 3 min

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Vittorio Bernardoni e Raffaele Ferretti

di Martin Miraglia

Un esposto, supportato da 714 firme, per chiedere l’applicazione del regolamento di sicurezza urbana emanato dal Comune e per dire che i residenti della zona Gad sono “al punto di rottura” dopo anni di degrado. È quanto gli ‘Insorgenti’ e il comitato ‘Gad Sicura’ si apprestano ad inviare, dopo una raccolta firme porta a porta tra i residenti e le attività commerciali del quartiere che non si è avvalsa di banchetti, a sindaco, prefetto, questore e agli assessori Modonesi, Serra e Sapigni.

“Siamo come i partigiani ferraresi, il quartiere Giardino era il più bello di Ferrara”, dicono Raffaele Ferretti di Gad Sicura e Vittorio Bernardoni degli ‘Insorgenti’ nel corso della presentazione del loro esposto — ovviamente in prossimità del grattacielo —, i quali poi spiegano come l’azione sia nata dalla stanchezza di limitarsi alla raccolta firme “e quindi abbiamo redatto un testo e bussato alle porte, ci hanno risposto in 714. Chi si illude di poter prendere per sconforto i residenti del Gad si sbaglia”.

“C’è una scarsa volontà di risolvere i problemi, siamo sempre stati rimbalzati”, continua il gruppo, che tra le richieste inserite nell’esposto mette l’eliminazione delle panchine e dei giochi per bambini dal parco Toti, controlli e sanzioni per i comportamenti molesti e l’espletazione di funzioni fisiologiche all’aperto, l’imposizione degli sgomberi per gli appartamenti dismessi e occupati, verifiche dei contratti d’affitto, bonifica dalle biciclette abbandonate, incentivi all’apertura di attività imprenditoriali, un presidio delle forze dell’ordine e il divieto nell’area della vendita di alcolici da asporto.

Silvia Bovolenta, una residente della zona Gad

Il tutto giustificato dalle quotidiane vicende del Gad, rilevando “vie disseminate di prostitute, spacciatori e persone pronte a derubare gli indifesi, rumori ed alto vociare ad ogni ora, viavai di pusher ad acquirenti, bivacchi, festini, rifiuti e lerciume in ogni angolo dell’area verde”. Più in generale, degrado.

Non sarà però l’ultima azione degli Insorgenti, che fanno poi sapere di “avere al momento allo studio, perché in Italia manca una tradizione di questo tipo, un’azione collettiva contro il Comune per i danni economici cagionati agli abitanti dell’area”, ed avere quindi un risarcimento da parte del Comune per la svalutazione in primis dei loro immobili “di fatto invendibili, mentre nel resto della città il mercato immobiliare avanza”.

“Sopravvivo in Gad da ormai 11 anni”, spiega invece Silvia Bovolenta, una delle residenti che ha raccolto le firme porta a porta e per questo sostiene di essere stata aggredita, “vivo nel degrado, nell’insicurezza e nello spaccio mentre pago tasse da Beverly Hills. Mi vergogno di essere una cittadina ferrarese, mi vergogno ad invitare amici a casa mia perché se suonano alla porta gli viene offerta droga. Ho vissuto in città più grandi, poi ho deciso di tornare, non ho mai visto cose di questo genere. Il Comune dovrebbe fare qualcosa e invece non lo fa, chiediamo la totale bonifica, siamo arrivati al limite”.

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