Un avanzo di gestione di 6 milioni e 477mila euro, libero e immediatamente spendibile nel 2018, al quale si aggiungono altre somme da utilizzare già vincolate, cioé finanziate nel 2017 per investimenti e non ancora spese, per oltre 10 milioni. Sono le cifre più significative del bilancio consuntivo del Comune di Ferrara, illustrate dal sindaco Tiziano Tagliani e dall’assessore al Bilancio Luca Vaccari, nell’attesa che il documento contabile venga presentato e discusso nella competente Commissione consiliare e in Consiglio comunale entro la fine del mese di aprile.
Il motivo che porta il Comune estense a chiudere un bilancio da circa 217 milioni con un tale avanzo (che rappresenta il 3% del totale) lo spiega con parole semplici il primo cittadino: “La nostra capacità di spesa è superiore a quella che ci è concessa dalla legge di stabilità, che ci impedisce di andare oltre una determinata soglia. Per questo abbiamo un avanzo, cioé somme che non si sono potute spendere. Quella del Comune è quindi un’apprezzabile capacità di spesa e di decisione. Tutto il resto del bilancio lo troviamo sostanzialmente in linea con gli anni precedenti, compreso il calo dei debiti, che scendono sotto i 90 milioni”.
I maggiori scostamenti dalle previsioni riguardano un maggior riconoscimento dallo Stato per una partita sospesa di Imu, nell’ordine di 5,6 milioni, e minori trasferimenti per 2,8 milioni da un mancato riconoscimento relativo al fondo di solidarietà comunale (che ha funzione di riequilibrio fra territori). Anche la gestione dei residui appare più che positiva, se si considera che crediti e debiti accumulati nell’anno precedente vengono sostanzialmente azzerati nel corso di 3-4 anni, “il che significa non avere grossi scheletri nell’armadio” commenta il sindaco. Uno scostamento rispetto alle previsioni si registra sulle entrate per contravvenzioni, dove, a fronte di una previsione ormai “storica” di circa 5,2 milioni, “abbiamo un ricavo consolidato che si aggira sui 4,2 milioni, questo anche perché i ferraresi sono sempre più bravi nel pagare le multe in misura ridotta nei primi giorni”. Nel suo insieme, insomma, il bilancio comunale parla di una capacità di mantenere le spese per attività varie (servizi, welfare, etc.) sul livelli piuttosto alti, con entrate correnti ampiamente in grado di coprire le spese correnti e nessuno sbilancio di cassa.
Se per le entrate correnti la parte del leone deriva dalle entrate tributarie (115,1 milioni), per la spesa corrente a incidere maggiormente sono le spese per il personale (che si mantiene in linea con gli anni precedenti, sui 44 milioni), quella per la Tares/Tari (28,6 milioni) e per coprire il debito (17,6 milioni fra i quali rientra anche la questione del rimborso del derivato).
Il capitolo investimenti nel 2017 ha avuto un discreto incremento dovuto in gran parte alle risorse per la ricostruzione, mentre nei 3 milioni per impianti sportivi va ricompresa la spesa per l’adeguamento dello stadio “Mazza”. Come riferito dall’assessore Serra, gli impegni assunti sono quindi stati rispettati. Ne sono un esempio “il recupero e protezione dei beni monumentali colpiti dal sisma”, ma anche la messa in sicurezza di scuole e strade con “investimenti per oltre 2 milioni in edilizia scolastica e manutenzione in 25 scuole, investimenti per oltre 3 milioni in strade, marciapiedi, segnaletica e sicurezza stradale”, nonché con il raddoppio in 10 anni dei chilometri di piste ciclabili (oggi sono 175). Nell’ambito della cura dei beni culturali vanno annoverati i cantieri del Teatro Comuinale, del Massari e dei Diamanti, oltre al recupero del Teatro Verdi, mentre l’impegno per il recupero delle infrastrutture sportive, oltre all’adeguamento del “Mazza”, si estrinseca nella riapertura dopo 28 anni del Motovelodromo, con i lavori al Campo Scuola che fa nascere la Cittadella dello Sport e con l’appalto per la nuova sede del Cus Canottaggio in Darsena, senza dimenticare nuovi giochi inclusivi e nuove aree sportive all’aperto.
“Circa 6,4 milioni per il Palaspecchi sono già attivati – aggiunge infine Serra – ed entro il 2019 sarà pronto l’immobile che ospiterà la nuova sede della biblioteca De Pisis e della Municipale”.
Ora, come anticipato, il documento contabile del Comune di Ferrara dovrà passare il vaglio della Commissione competente e, soprattutto, quello del Consiglio comunale.