Qual è il vero mandato della direzione aziendale dell’Azienda Ospedaliera di Ferrara? Qual è la vera visione sulla sanità provinciale? Qual è il futuro per l’ospedale di Cona? Sono le tre domande, alquanto spinose, che la Fp Cgil rivolge al direttore Carradori, pur avendo individuato la “riposta più probabile”, ovvero che “il suo vero mandato possa essere quello di depotenziare l’ospedale di Cona”.

Interrogativi mossi dal possibile depotenziamento dell’attività del laboratorio unico provinciale a favore del laboratorio metropolitano di Bologna. “Cedere parte dell’attività a Bologna sarebbe esclusivamente una scelta aziendale, ma sbagliata – spiega il sindacato – perché l’hub di Cona è il riferimento per tutta la provincia di Ferrara, ha risorse e professionalità umane per poter crescere e per accrescere la qualità e la quantità degli esami che svolge e che potrebbe svolgere”.

Ma per chi “vive costantemente la sofferenza dei servizi e delle unità operative all’interno dell’ospedale”, non si tratta dell’unico segnale. “A fronte dell’aumento dei posti letto medici operato dall’azienda lo scorso anno – riferisce la Funzione Pubblica – non abbiamo visto un vero riassetto della rete provinciale sanitaria e non si è impedito alla struttura di Cona di andare in sofferenza. I ricoveri medici saturano costantemente i posti letto messi a disposizione, nonostante l’aumento”.

“Purtroppo l’aumento di posti letto è stato reso inefficace dalla decisione, aziendale, di trattenere tutti i ricoveri nel polo ospedaliero di Cona e quindi di aumentare la domanda di ricovero – spiegano i sindacalisti -. Questo ha fatto sì che si ha costantemente la necessità di ricorrere agli ‘appoggi’ di ricoveri medici su letti che non sono previsti per ricoveri medici. Una scelta che non fa altro che aumentare le liste di attesa e favorire la mobilità passiva perché i posti letto non medici che vengono utilizzati sono quasi sempre i letti chirurgici”.

Utilizzando questi due elementi – la notizia di un depotenziamento del laboratorio unico provinciale e la vocazione ‘medica’ data all’ospedale di Cona – la Fp Cgil chiama in causa la politica locale per sapere “se sia adeguatamente informata delle scelte che l’Azienda Ospedaliera intende percorrere visto che abbiamo sempre di più l’impressione che le scelte vengano fatte non coinvolgendo la città e la provincia, che sono i destinatari e i titolari del servizio che l’Azienda Ospedaliera deve dare ai cittadini che ci vivono”.