Eventi e cultura
4 Aprile 2018
Sabato inaugura la mostra personale “Colori Cantori” dedicata al minimalismo concettuale

L’astrazione geometrica di Angelo Tozzi a Idearte

di Redazione | 3 min

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La direzione artistica dell’Idearte Gallery – che persegue da tempo la promozione di autori con linguaggio espressivo rivolto all’arte esatta ed all’astrazione geometrica, un tipo di estetica incline alla rappresentazione di forme d’arte aniconiche – presenta “Colori Cantori”, la prima personale di Angelo Tozzi che verrà inaugurata, alla presenza dell’artista, sabato 7 aprile alle 18 nella galleria di via Terranuova 41.

Il titolo del progetto invita a gettare lo sguardo verso il rapporto tra musica e colore e agli stati d’animo che tutti i giorni ci accompagnano. Il rapporto tra musica e colore non è nuovo, tanti artisti hanno cercato di dare vita alle proprie opere prendendo spunto chi dalla musica jazz, chi dalla musica sinfonica. La pittura astratta è una sintesi delle emozioni e sensazioni del mondo che circonda l’artista, legate al contesto generale in cui l’artista vive quotidianamente. La geometria strutturale a cui Angelo Tozzi si è dedicato è una conseguenza della sua pulizia interiore e della sua tensione emotiva in cui non si rappresenta niente, ma si riesce a rappresentare tutto.

Angelo Tozzi nasce nel 1960 a Latina, dove vive e lavora. Laureato in architettura, inizia a dipingere nel 1970 e sperimenta tutte le principali tecniche pittoriche. Molto presto conosce le opere di Picasso, Mirò, Pollock e subito dopo l’astrattismo e l’informale. Comincia a studiare le opere di Lucio Fontana, Burri e tutti i grandi maestri dell’informale e del minimalismo concettuale. Da quel momento comprende che la strada artistica che percorrerà sarà quella.

Nel 1980 è I° classificato per l’astratto al I° Premio Internazionale LatinArte. Fino alla metà degli anni ’80 partecipa a numerose collettive, ma poi sente la necessità di interrompere di esporre le sue opere per dedicarsi ad una ricerca basata sul togliere che lo porterà a lavorare con pochissimi segni e una ‘quasi assenza’ cromatica.

Dopo anni in cui ha prodotto opere soltanto per se stesso, nel 2003 decide di tornare ad esporre e propone i suoi ultimi lavori alla Galleria Lydia Palumbo Scalzi che, dopo varie collettive, nel 2009 gli dedica una personale. Nel 2005 ha la sua prima personale a Sperlonga e, sempre nel 2005, una collettiva nella Sala L’Agostiniana a Roma, dove espone alcune sculture realizzate incarta. Nel 2010, tramite la Galleria Lydia Palumbo Scalzi, partecipa ad una collettiva al Museo Pietro Canonica a Roma con artisti quali Jannis Kounellis, Michelangelo Pistoletto, Matteo Basilè ed altri.

Nel 2015 realizza una tiratura di cento esemplari di un’acquatinta e collage, numerata e firmata, dal titolo ‘AB in 2 colori’, stampata da Sergio Pandolfini de ‘Il Bulino’, contenuta nei primi cento cataloghi della mostra ‘Alberto Burri. I colori del silenzio Opere grafiche 1965-1985’ Comel Edizioni, presso lo ‘Spazio Comel’ a Latina. Parallelamente, come scultore, dal 2007 dedica ‘Le stanze segrete’ e ‘I giardini segreti’ a personalità storiche e artistiche. Per queste sculture, sempre all’insegna del minimalismo, usa scatole apribili per ‘Le stanze’ e parallelepipedi per ‘I giardini’, in legno con materiali come ottone, rame, marmo e oggetti vari.

La mostra sarà visitabile fino al 29 aprile a Idearte, aperto tutti i giorni dalle 10 alle 12.30 e dalle 17 alle 19, sabato e domenica su appuntamento telefonico allo 0532 1862076.

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