Bondeno. Erano da poco passate le 20 di mercoledì sera, quando alcuni cittadini della zona di via Leopardi hanno avvertito un forte odore di idrocarburi, scorgendo dai piani più alti di una palazzina anche una vistosa macchia oleosa che si allungava dallo scolo Poretto, in direzione del canale di Burana.
I primi ad accorrere sul posto sono stati i vigili del fuoco volontari di Bondeno, inviati dalla centrale operativa di Ferrara, allo scopo di verificare l’accaduto. Sul luogo è arrivato anche il sindaco Fabio Bergamini, immediatamente avvertito di quanto stava succedendo. Dai controlli eseguiti dai vigili del fuoco volontari, si è accertato come il grosso della chiazza oleosa provenisse da un ponticello, situato nel quartiere Belfiore, in fondo a via XX Settembre.
La macchia di gasolio è stata ricondotta ad uno scarico fognario, più precisamente ad un’abitazione privata situata nelle vicinanze presso la quale è presente una vecchia cisterna di gasolio. Anche se al momento non è dato sapere di più, visto che sono in corso le indagini dei carabinieri forestali, i quali stanno cercando di ricostruire con esattezza l’accaduto.
Ad ogni modo, «la sinergia attivatasi immediatamente tra le forze intervenute – ha commentato il sindaco Bergamini – dimostrano l’efficacia dell’azione di contenimento di una situazione potenzialmente molto pericolosa. Ciascuna delle componenti in campo – i vigili del fuoco volontari, che hanno tamponato la chiazza; l’Arpae che ha compiuto i prelievi e i carabinieri forestali, che stanno svolgendo le indagini – è intervenuta celermente, contenendo fortemente i rischi per l’ambiente».
I vigili del fuoco volontari, nello specifico, hanno circoscritto il versamento di gasolio, con barriere galleggianti, per poi recuperare gran parte degli idrocarburi mediante pannicoli assorbenti, che andranno in seguito smaltiti come rifiuto speciale. Assieme all’Arpae (chiamata sul posto dai carabinieri) è intervenuto anche un responsabile del Consorzio di Bonifica, che ha provveduto a bloccare la chiusa che porta l’acqua del canale verso Ferrara. Questo per accertare se vi fosse, all’altezza della Botte Napoleonica vicina al Panaro, un addensamento di materiali inquinanti.
Dopo una riunione svoltasi nel pomeriggio di giovedì 29, si è quindi deciso di riaprire il flusso regolare del canale, attorno alle ore 15. Nel frattempo, sono in corso le indagini che dovranno accertare in seguito le responsabilità dell’inquinamento ambientale.
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