“Il pasticcio burocratico ed informatico fatto a Ferrara e che ha coinvolto la Regione, l’Asp e il Comune, di fatto ha reso inutili iniziative come il Sostegno per l’Inclusione attiva, il Reddito di solidarietà e quello di inclusione, limitando il loro raggio d’azione e negando un’opportunità a chi ne aveva diritto. Adesso la Regione verifichi con urgenza le responsabilità di questa situazione di stallo, si è già perso troppo tempo”.
È questa la richiesta di Silvia Piccinini, capogruppo regionale del Movimento 5 Stelle, contenuta in una interrogazione presentata alla giunta sul caso che in queste ultime settimane, dopo la denuncia del gruppo comunale del M5S, ha fatto molto discutere a Ferrara e che ha coinvolto anche i vertici dell’Asp locale riguardo ai controlli e al sistema di raccolta delle domande per il Sia, il Res e il Rei.
“Da quello che i nostri colleghi in Comune hanno scoperto l’inghippo informatico e burocratico con un rimpallo di responsabilità tra Asp, Inps, Comune e Regione ha di fatto limitato l’efficacia delle iniziative di sostegno al reddito per i più bisognosi – spiega Piccinini –. Il risultato è che non solo la concessione dei contributi economici è rimasto al palo ma anche tutte le altre attività che ne costituiscono il completamento, verifiche dei requisiti compresi”.
Ecco perché nella sua interrogazione la capogruppo regionale del M5S chiede conto alla Regione di questa situazione di stallo. “Quello che vorremmo capire è quali sono i motivi che hanno portato la Regione a non supportare in modo compiuto ed efficace le Asp e i Comuni in modo da rendere subito operative le misure di sostegno al reddito – conclude Silvia Piccinini –. Visto l’imbuto burocratico che si è creato e i notevoli ritardi verificati vorremmo anche sapere se si sono individuate delle responsabilità dirette per la progettazione del sistema informatico poi risultato incompleto e quanto è costato”.
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