Economia e Lavoro
24 Marzo 2018
Il Salone diventa sempre più internazionale: crescono le realtà aderenti e i giovani visitatori

Una tre giorni da ‘re’ del restauro

di Redazione | 4 min

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Si è appena conclusa a Ferrara la XXV edizione del Salone Internazionale del Restauro, dei Musei e delle Imprese Culturali, con successo di pubblico e di presenze eccezionali a livello nazionale e internazionale.

Le tre giornate della fiera, che da quest’anno ha ottenuto la certificazione internazionale Isf Cert – Istituto di certificazione di dati Statistici Fieristici, hanno visto la partecipazione di circa 270 espositori provenienti da tutto il mondo, a conferma del ruolo centrale e strategico del Salone nel panorama fieristico mondiale.

Il programma proposto al pubblico è stato ricco di iniziative: si contano 125 convegni, un ricco ventaglio di workshop, seminari e incontri13 mostre ed eventi, in grado di suscitare un sempre maggiore interesse da parte dei visitatori.

Infatti, grazie alla varietà e all’arricchimento degli stand e del programma culturale, il Salone ha visto non solo un notevole incremento di affluenza ma soprattutto una grande partecipazione da parte del giovane pubblico, alunni e studenti universitari ovvero i futuri addetti ai lavori. Un successo confermato anche dalla visita delle troupes di Rai Cultura, Rai Scuola, Rai Made in Italy e Rai Emilia-Romagna, che hanno scelto il Salone del Restauro come protagonista per raccontare ai propri telespettatori le eccellenze nazionali e internazionali nell’ambito delle nuove tecnologie applicate ai beni culturali.

Il format, realizzato insieme al Mibact- Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, partner storico della manifestazione, continua a ribadire l’impegno condotto da sempre nella promozione, conservazione e rivalutazione del patrimonio culturale e ambientale.

Proprio in quest’ambito la XXV edizione ha visto la partecipazione di numerose realtà di alto prestigio, come ad esempio la presenza della Regione Emilia-Romagna con un progetto prestigioso riguardante i Borghi Italiani e con la partecipazione dell’Ibc-Istituto Beni  Artistici Culturali e Naturali dell’Emilia-Romagna; Federculture che con numerosi ospiti di rilievo, interventi, workshop e tavole rotonde ha affrontato le nuove strategie nella gestione del patrimonio culturale; Edifir, il quale, con un prestigioso programma di proposte, ha affrontato e ampiamente illustrato le tecniche di restauro dell’arte contemporanea, uno dei temi del presente e futuro; la Cineteca di Bologna che ha presentato in maniera esaustiva il restauro delle pellicole e le altre attività che rappresenta; i convegni e i laboratori di Teknehub – Diaprem – Cias – Tecnopolo dell’Università di Ferrara, Rete Alta Tecnologia dell’Emilia Romagna; il Parco archeologico del Colosseo che ha portato in esclusiva al Salone la possibilità di usufruire delle esperienze immersive con visori bioculari oltre a proiezioni in videomapping per immergersi nella Domus Aurea in tutto il suo splendore; il coinvolgimento delle Accademie di Belle Arti di tutta Italia che hanno messo sotto le luce dei riflettori le loro valide Scuole di Restauro; la forte presenza di Enea con workshop, incontri B2B e  convegni sulle numerose innovazioni del settore; l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze; il Museo Statale Ermitage di San Pietroburgo (Russia) con gli immancabili e ambiti workshop di restauro dal vivo; i convegni organizzati dalla professoressa Letizia Caselli e la forte presenza di Assorestauro con tutte le aziende associate, solo per citarne alcuni.

Da evidenziare la presenza di Aster, attraverso l’organizzazione di tavole tematiche e incontri bilaterali B2B. La partecipazione dei due clust-ER regionali Icc (Industrie culturali e creative) ed Ec (Edilizia e Costruzioni) all’interno del Salone è stata concepita con lo scopo di integrare i laboratori di ricerca e i centri per l’innovazione della Rete Alta Tecnologia con il sistema delle imprese e con quello dell’alta formazione per sviluppare nuovi progetti a elevato impatto regionale.

A confermare nuovamente il ruolo strategico del Salone, numerose sono state le aziende  provenienti da settori quali illuminotecnica, climatologia, trasporto di opere d’arte, software e altre tecnologie,  accoglienza, guardiania, ristorazione, bookshop e merchandising. In questo contesto, una particolare attenzione è stata posta alle nuove tecnologie e alle innovazioniapplicate ai beni culturali, le quali hanno offerto importanti stimoli e input di business, intessendo un nuovo dialogo tra le realtà presenti.

Inoltre il Salone ha istituito, in collaborazione con il Comune di Ferrara, un nuovo premio dal titolo “Mostre d’arte. Ponte di culture” e che, grazie all’alto prestigio internazionale, ha già in programma la seconda edizione per il 2019.

Insomma, il Salone è ormai da anni un punto di riferimento a livello internazionale per gli addetti del settore, per gli ordini professionali interessati e non solo, nonché un’occasione per ribadire l’importanza del settore culturale, cuore pulsante del nostro Paese, in grado, non solo di rilanciare le basi dell’economia italiana, ma di ridisegnare il nostro futuro. Le novità e le opportunità in questa venticinquesima edizione sono state tante e rappresentano le basi di partenza da cui muoversi per costruire la prossima XXVI edizione del 2019.

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