Eventi e cultura
22 Marzo 2018
Oltre 40 enti rispondono alla chiamata del Cdd per partecipare al convegno nazionale

I gruppi femministi si danno appuntamento a Ferrara

di Redazione | 3 min

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Centri, biblioteche, librerie, case editrici, riviste e gruppi femministi che si occupano di attività culturali e di tutto quello che riguarda la produzione culturale delle donne si ritrovano a Ferrara per raccontarsi, interrogarsi e confrontarsi. Sono più di 40 e provengono da tutta Italia, da Torino a Trieste fino a Palermo, gli enti che hanno risposto alla chiamata del Centro Documentazione Donna di Ferrara per il convegno nazionale che si svolgerà in città da venerdì 23 a domenica 25 marzo.

“La partecipazione ha superato ogni aspettativa, a dimostrazione che c’è molta voglia di rivedersi, parlare e progettare” spiegano le socie del Cdd che hanno organizzato questo appuntamento in collaborazione con l’associazione culturale Leggere Donna-Luciana Tufani editrice, gli Assessorati alle Pari opportunità e alla Cultura del Comune di Ferrara e l’Università di Ferrara.

Due giorni di approfondimenti, interventi e laboratori che si terranno tra le aule Dipartimento di Economia e management in via Voltapaletto 11 e la biblioteca del Centro Documentazione Donna in via Terranuova 12/b. L’iniziativa, inaugurata venerdì dal vicesindaco Massimo Maisto, si concluderà domenica con una visita mirata (ore 10) al Museo Archeologico di via XX Settembre e con lo spettacolo “Va’ pensiero” (ore 16) al Teatro Comunale.

Il convegno si articolerà in diverse parti: una storica in cui verranno raccontate le attività di gruppi femministi attivi negli anni Sessanta e Settanta fino ad arrivare agli inizi degli anni Ottanta con la nascita dei Centri di documentazione; una parte aperta agli interventi dei gruppi storici che oggi continuano la loro attività e i nuovi gruppi che si sono creati in questi ultimi anni; una rilettura di alcuni temi tuttora di attualità come il linguaggio, la toponomastica e altri ancora; la proposta di temi di discussione attorno a cui aprire il dialogo con tutte le presenti; un gruppo di lavoro sugli archivi.

Le finalità del convegno sono quelle di mettere in evidenza quanto l’unica rivoluzione pacifica del Novecento, quella femminista, abbia inciso nel sociale modificando modi di pensare e costumi secolari che si ritenevano consolidati irreversibilmente. Malgrado il deteriorarsi, in questi ultimi anni, dalla situazione politica ed economica, l’influenza del pensiero femminista continua ad essere presente nel profondo della coscienza di donne e uomini. Talvolta inconsciamente nelle donne e talvolta suscitando violente reazioni in alcuni uomini.

Da movimento nelle piazze negli anni Sessanta e Settanta, il neofemminismo si è trasformato creando luoghi di riflessione e elaborazione di pensiero: Centri di documentazione e biblioteche in cui conservare la memoria storica; librerie, riviste e case editrici per diffondere quanto le donne pensano e creano; associazioni di letterate e storiche che analizzano il passato e il presente; gruppi che organizzano incontri in cui discutere su argomenti legati alla cultura.

In controtendenza alla attuale chiusura o al ridimensionamento di istituzioni culturali, donne coraggiose stanno aprendo case editrici e librerie, aggiungendosi a quei molti luoghi e gruppi che sono nati in questi anni sulla scia di un movimento, che, unica rivoluzione riuscita, continua ad essere vitale modello per una società pacifica, non gerarchica, rispettosa di tutte le diversità.

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