L’ex vicesindaco Marco Finotti

di Giuseppe Malatesta

Codigoro. Non si fa attendere il commento di Marco Finotti – vicesindaco di Alice Zanardi fino a nove mesi fa, oggi all’opposizione con tessera Psi – alle dichiarazioni del primo cittadino in merito al bilancio 2018, presentato nel segno della svolta rispetto alla vecchia rotta rappresentata da Finotti stesso e dai mandati amministrativi condivisi nelle due legislature di Rita Cinti Luciani.

Andando nella stessa direzione dell’ex sindaco socialista, Finotti si dichiara “spiazzato da certe dichiarazioni deliranti”. “È inquietante che Zanardi si dissoci da se stessa, prendendo le distanze da dieci anni di amministrazione che l’hanno vista assessore al bilancio per cinque anni e di vicesindaco poi. Non certo ruoli marginali. Non ha mai obiettato nulla, sostenendo e condividendo tutte le scelte fatte, compresa quella sulla cittadella dello sport. Se non era d’accordo su qualcosa aveva il supporto del Pd, ovviamente in maggioranza sia in Giunta che Consiglio: mai avvenuto, e non dica che lo ha fatto per lealtà”.

“C’era collaborazione totale” ribadisce Finotti. “Rivendica una svolta nel turismo, ma Zanardi ha la delega al turismo ininterrottamente dal 2006. Dove è stata finora?”. E ancora: “prende le distanze dai bilanci passati, da conti in ordine che hanno ridotto il debito e permettono oggi fare investimenti senza mutui e finanziare tutti i capitoli senza tagli. Di chi sarà mai il merito?”

“Zanardi in prima persona ha condiviso tutti i passaggi con grande convinzione, perché non ha manifestato il suo disappunto? Perché probabilmente era troppo attaccata alla poltrona. La verità è che evidentemente non ha opinione sue ma va in base alla convenienza, e oggi fa certe dichiarazioni forse per garantirsi il posto di sindaco con chi è alle sue spalle”.

Finotti non risparmia infine una ‘stilettata’ politica agli ex alleati: “Se il Pd, dopo la batosta elettorale, vuole ricostruire il centrosinistra con esponenti locali come la sindaca Zanardi che rompe inspiegabilmente con gli alleati che le hanno fatto vincere le elezioni… auguri”.

E il risultato delle elezioni torna in mente anche al Movimento 5 Stelle locale, più esterno al dibattito tra ex conviventi politici. “Considerato che sono sempre le stesse persone che approvano il bilancio da dieci anni a questa parte, più che un ripartire da zero, quello dell’amministrazione mi sembra un cambio di rotta dovuto probabilmente alla batosta elettorale del 4 marzo” dice Claudio Dolcetti, capogruppo pentastellato all’opposizione.