Comacchio
19 Marzo 2018
Il sindaco scrive a Bonaccini: “Disagi coincidenti con i cantieri per l'idrovia e da anni nessuna risposta sulla oggettiva, non differibile necessità di mettere in sicurezza l’intero abitato di Porto Garibaldi”

Acqua alta nel porto canale. Fabbri: “Serve un intervento della Regione”

di Redazione | 2 min

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L’allerta di domenica notte – per fortuna rientrata dopo poche ore – per il livello delle acque nel porto canale tra Porto Garibaldi e Lido Estensi è solo l’ultimo episodio di un fenomeno che sta diventando ormai una costante negli ultimi tempi. E il sindaco di Comacchio Marco Fabbri chiama in causa la Regione, scrivendo direttamente al presidente Stefano Bonaccini.

Nella sua nota il sindaco sollecita “risposte concrete, intorno ad un problema, che purtroppo è ricorrente da qualche anno a questa parte”.

“Pur non essendo un tecnico e non potendo individuare le cause del fenomeno di acqua alta, in parte probabilmente dovute a fattori esterni e ai cambiamenti climatici in corso a livello globale – osserva il sindaco -, non posso non rilevare come i disagi siano stati coincidenti con l’avvio dei lavori nell’imboccatura del porto canale, in stretta relazione ai cantieri dell’idrovia. L’opera realizzata successivamente con il carattere della temporaneità, consistita in un nuovo restringimento dell’imboccatura del porto, si è tramutata in un intervento che permane da oltre 4 anni”.

Una situazione, dunque, che come molto spesso accade in Italia, da temporanea si è trasformata in permanente (o quasi). “Più volte, anche su sollecitazione dei cittadini e dei pescatori, in questi anni ho incontrato tecnici ed assessori regionali, evidenziando loro anche problemi collaterali, primo fra i quali l’insabbiamento dell’imboccatura e dell’asta interna al porto canale – rimarca il primo cittadino comacchiese -. In più occasioni è stata inoltre rilevata la necessità di opere per la messa in sicurezza dell’abitato, attraverso l’innalzamento della sponda a nord e del pennello/diga forenea di difesa a mare. Anche in considerazione del fatto che il porto è una infrastruttura regionale, spiace constatare che ad oggi nessuna delle opere, seppur ritenute necessarie, siano state finanziate dalla stessa Regione Emilia Romagna”.

“Non si dimentichi che i fondi Feamp legati a progettualità portuali, erogati tramite bandi regionali, non hanno vista riconosciuta alcuna delle linee di intervento, benché ritenute idonee, tra quelle candidate dal Comune di Comacchio, a favore del porto canale di Porto Garibaldi”, osserva ancora Fabbri che rileva, inoltre, come “a distanza ormai di anni non risultano pervenute risposte adeguate sulla oggettiva, non differibile necessità di mettere in sicurezza l’intero abitato di Porto Garibaldi e di garantire la sopravvivenza di una delle marinerie più importanti dell’Adriatico”.

Per questo, la richiesta rivolta a Bonaccini è quella di “un impegno concreto della Regione, per la risoluzione definitiva di un problema che non può essere oggetto di ingiustificati rinvii”.

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