di Cecilia Gallotta

“Noi diciottenni spesso non conosciamo né la Costituzione, né tantomeno quello che c’è scritto, e così si finisce per andare a votare senza cognizione di causa”. Non ne fa mistero Gianluca Sandri, presidente della consulta degli studenti del Liceo Roiti, che ha preso parte alla consegna ufficiale della Costituzione assieme a più di trecento suoi coetanei tra Liceo Ariosto, Roiti, Carducci, Einaudi, Iti, Dosso Dossi, Aleotti e Vergani.

Un momento che è arrivato al suo undicesimo anno grazie al comitato ‘Ferrara per la Costituzione’: “Forse sarà l’ultimo anno che faremo quest’iniziativa – esordisce provocatorio il presidente Paolo Siconolfi – perché ho saputo che il ministro Fedeli ha provveduto ad inviare pacchi di Costituzioni alle scuole. Quel che vogliamo augurarci però è che non vengano riposte in mezzo agli scaffali polverosi”.

La Costituzione “è difatti un pezzo di carta”, afferma il sindaco Tagliani , “che per vivere ha bisogno delle scelte di tutti”, fa eco Adriana Sabato dell’ufficio territoriale del Governo, delegata dal prefetto Campanaro. E se alcuni pensano che “nasca da un sentimento antifascista degli anni in cui è stata scritta, e altri che sia il frutto di un compromesso catto-comunista”, secondo Siconolfi è bene ricordare che, in ogni caso, “la Costituzione è nata dalla coscienza unitaria del Paese”.

“E’ infatti stata scritta al presente – fa notare il sindaco ai ragazzi – perché chi l’ha scritta ha voluto che ogni epoca la applicasse al proprio. E da quegli anni sono passate generazioni, come quella del Sessantotto, che hanno aggiunto man mano sempre qualcosa in più”. “Nessuna costituzione si esaurisce in una catalogo di valori – chiosa Siconolfi – perché in ognuna risuona la storia di ogni popolo”. E assieme ad essa, la consapevolezza di poter “decidere se usare i nostri poteri decisionali o di subirli”. Una consapevolezza che fa apparire chiaro e tondo come, dalle parole di Sabato, “l’indifferenza alla politica ne rappresenti la peggiore offesa”.