Cominciano a diventare monotone, oltre che inaccettabili, le esternazioni dell’On. Luigi Marattin in tema salvataggio banche. L’aspetto negativo delle sue dichiarazioni, rimane anche nella miope quanto presuntuosa sindrome da onnipotenza che da sempre colpisce chi si sente al di sopra di tutto. Salvo poi farsi eleggere in altre città, dove non lo conoscono.
Troppo tardive dichiarazioni di presa di coscienza dei danni da lui fatti, insieme agli altri consiglieri economici del governo con il “salvabanche”. Monotono è anche lo scagliarsi contro il managment Carife, scaricando poi la banca e, soprattutto, dipendenti e risparmiatori.
Il PD si è prontamente affrettato, a suo tempo, a prendere le distanze, invece di far vigilare da chi doveva. Se fosse stato al governo il centro destra, si sarebbe assistito ad una pantomima degna di un funerale al sud, inneggiando a chissà quali interventi di controllo.
Ora però nascono ancora quelle domande, alle quali si continua a dare risposte di comodo: al di là delle sia pur gravi responsabilità dei vari dirigenti e/o presidenti Carife, come mai lo stesso trattamento riservato ad MPS e alle banche venete non è stato riservato a Carife?
Come mai, in altri territori, altri istituti, magari più piccoli di Carife, sono stati salvati e Carife no? Come mai, da quando Bper ha comprato Carife per 1 €, l’insoddisfazione dei clienti è alle stelle?
Ultima domanda, forse la più importante allo stato delle cose: caro Prof. Marattin, la vergogna per Lei non esiste?
Michele De Palo