Portomaggiore
11 Marzo 2018

Tutti vinti dopo il 4 marzo

Giovanni Tavassi
di Redazione | 3 min

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Elezioni del 4 marzo 2018 rimangono sul campo solo vinti e politici cha vanno su e giù dai carri.

Le elezioni politiche del 4 marzo 2018 ci dicono che non ci sono vincitori ma solo vinti. Chi sono i vinti? Tutti i partiti e movimenti a cominciare dai 5* che con il 32,68% alla Camera e il 32,22% al Senato perchè non potranno formare un governo senza fare alleanza a dx o a sx. La Lega con il 17,37 alla Camera e il 17,63 al Senato si fa forte e si fa avanti perchè in coalizione col centro destra (Forza Italia 14,01% – Fratelli d’Italia 4,35% – alla Camera / Forza Italia: 14,43% – Fratelli d’Italia 4,26% – Noi con l’Italia-UDC 1,19% al Senato) con percentuale complessiva del 37 alla Camera e del 37,49 al Senato, ma non bastano e bisogna che facciano accordi a dx o a sx ma senza tralasciare i 5* che rivendicano di essere il primo partito ed hanno già detto che se non saranno interpellati si andrà di nuovo ad elezioni. Il Partito Democratico ha avuto il tracollo previsto da tutti, tranne che dal segretario e dirigenti del partito, scendendo dal 40,8% ottenuto alle Europee del 2014 al 18,72% alla Camera e 19,12% al Senato, rimanendo comunque secondo partito davanti alla Lega. Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia-Udc fanno ormai da stampella alla Lega. Liberi e Uguali con il nuovo soggetto politico sono riusciti ad entrare in parlamento per il rotto della cuffia con il 3,39% alla Camera e 3,28% al Senato, molto al di sotto delle loro aspettative, certamente non sono stati premiati dagli elettori perchè come dice il proverbio napoletano ” ‘cca nisciun è fess ” sapevano bene che le brutte leggi e politiche del PD su welfare, scuola, lavoro e Sanità, molti politici di LeU le avevano votate. La lista + Europa nonostante la grande pubblicità fatta in giro, anche con grandi cartelloni luminosi nelle stazioni, ha portato ad un risultato esiguo al di sotto del 3%. Rifondazione Comunista, PCI, Sinistra Anticapitalista, dopo il percorso interrotto del Brancaccio hanno aderito al progetto popolare di Potere al Popolo, formazione di partiti di sx, movimenti, sindacati di base e comitati, una lista che in poco meno di tre mesi è riuscita ad organizzarsi su tutto il territorio nazionale, raccogliendo anche le firme per partecipare alla competizione elettorale, il risultato anche qui è stato al di sotto delle aspettative 1,13 alla Camera e 1,06 al Senato.

Casapound, Popolo della famiglia, Insieme e Civica Popolare sono andate tutte al di sotto dell’1%. Dopo tutti i vinti ci sono i politici di mestiere che se smettono di fare politica rimangono disoccupati, sono quelli che scendono dal carro del perdente per salire su quello del vincente. Nel 2013 tanti politici ferraresi scesero dal carro della vecchia linea politica per seguire la nuova e oggi, dopo l’ennesima sconfitta delle elezioni del 4 marzo 2018, sono pronti a saltare sul carro della nuova guida che ci sarà e ce ne rendiamo conto dalle dichiarazioni che fanno sui giornali in questi giorni.

Giovanni Tavassi
Segretario Circolo Prc di Portomaggiore

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