Spettacoli
8 Marzo 2018
Dopo il successo agli Oscar si è deciso di riproporre in sala uno dei film di maggiore successo di questa stagione cinematografica

Dopo l’Oscar, ‘Tre manifesti’ al Boldini

di Redazione | 2 min

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Una serata di grande musica quella di sabato 20 aprile con i "Carichi Sospesi". L'evento, organizzato dalla pro loco Rock Circus con il patrocinio del Comune di Ferrara, partirà alle 21:30 alla sala Estense

Questa sera, giovedì 8 marzo, alle 21 al Cinema Boldini sarà proiettato Tre manifesti a Ebbing, Missouri in versione originale con sottotitoli italiani.

Dopo il successo agli Oscar dell’attrice Frances McDormand e di Sam Rockwell si è deciso di riproporre in sala uno dei film di maggiore successo di questa stagione cinematografica.

Tre Manifesti a Ebbing, Missouri ha ricevuto molteplici riconoscimenti: presentato in concorso alla settantaquattresima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, si è aggiudicato il premio per la Migliore Sceneggiatura. La protagonista, Frances McDormand ha vinto l’Oscar come Miglior Attrice, e Sam Rockwell ha ricevuto l’Oscar come Miglior Attore non protagonista. La pellicola è stata premiata anche ai Golden Globes 2018 come Miglior Film Drammatico e Migliore Sceneggiatura, la McDormand come Migliore Attrice in un Film Drammatico, e Rockwell ha ottenuto il premio come Miglior Attore non Protagonista.

La pellicola segue le tragicomiche vicende di una madre in cerca di giustizia per la figlia, che ingaggia una lotta contro un disordinato branco di poliziotti pigri e incompetenti. Dopo mesi trascorsi senza passi in avanti nelle indagini sull’omicidio di sua figlia, Mildred Hayes decide di prendere in mano la situazione e “rimbeccare” le indolenti forze dell’ordine. Sulla strada che porta in città, la madre furente noleggia tre grandi cartelloni pubblicitari sui quali piazza una serie di messaggi polemici e controversi, rivolti al capo della polizia William Willoughby. Lo stimato sceriffo di Ebbing prova a far ragionare la donna, ma quando viene coinvolto anche il vice Dixon, uomo immaturo dal temperamento violento e aggressivo, la campagna personale di Mildred si trasforma in una
battaglia senza esclusione di colpi, calci, schiaffi, morsi, insulti e frasi scurrili.

L’atto della protagonista Mildred può essere interpretato in tanti modi, come una denuncia, ma anche come un disperato grido di aiuto da parte di una donna che non si dà pace.

«La storia che ho voluto raccontare – ha spiegato il regista – è quella di una guerra tra due persone che sono entrambe, in una certa misura, nella parte giusta».

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