Alla già complessa vicenda Carife si aggiunge ora anche una specie di guerra tra le associazioni dei consumatori che dovrebbero aiutare i risparmiatori. Sette di esse, infatti, denunciano pubblicamente il comportamento del Codacons nei confronti dei loro iscritti.
Quest’ultimo, infatti – che nel processo penale sull’aumento di capitale sta offrendo tutela legale per il numero maggiore delle parti civili costituite -, starebbe mandando delle missive a risparmiatori iscritti a Federconsumatori, Adiconsum, Adoc e Lega Consumatori, sollecitandoli all’adesione alla costituzione di parte civile proprio per il tramite del Codacons stesso.
A segnalarlo sono le stesse associazioni, sulla base delle richieste di chiarimenti ricevute dai loro iscritti dopo aver ricevuto la lettera. “Trattandosi di persone iscritte ed aderenti alle scriventi associazioni – affermano Federconsumatori, Adiconsum, Adoc e Lega Consumatori – risulta innanzitutto oltremodo singolare, e discutibile, che i loro dati sensibili siano in possesso e vengano utilizzati e trattati dall’associazione che ha inviato tali missive, in assenza di alcuna autorizzazione e consenso dei soggetti interessati.
Inoltre, le scriventi associazioni disapprovano fortemente tale modus operandi suscettibile di ingenerare confusione e disorientamento negli azionisti Carife nostri iscritti, i quali, inconsapevoli del fatto che la suddetta missiva non è stata inviata dalla loro associazione di riferimento, contattano i nostri uffici richiedendo informazioni e chiarimenti circa tali comunicazioni”.
Le quattro associazioni affermano la loro “totale estraneità relativamente all’inoltro delle suddette comunicazioni” e invitano gli iscritti a recarsi presso gli uffici delle proprie associazioni di riferimento per ottenere “tutte le informazioni utili relativamente alla possibilità ed ai presupposti per costituirsi nel procedimento penale”.
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