Abbiamo assistito, in questi anni, ad iniziative di ogni sorta, tentativi improvvisati, pic-nic, incontri, fiaccolate e sbiciciclate, per riabilitare la Gad e ripristinare uno stato di pacifica convivenza: tutto inutile. Il problema è ancora lì sotto gli occhi di tutti e inesorabilmente si amplifica giorno dopo giorno.
I ferraresi non hanno più voglia di mobilitarsi per una seria manifestazione di dissenso contro la colonizzazione criminale della Gad, il giardino e polmone verde della città.
Ritengo che l’idea di una pacifica protesta di massa sarebbe teoricamente giustissima; si rischia però di partire demotivati e scoraggiati, visto che le istituzioni stesse non sembrano voler risolvere il problema.
Il paradosso è proprio questo: se per assurdo, a titolo puramente provocatorio, io cominciassi a vendere spinelli davanti a casa, sarei (giustamente) bloccato e immediatamente sanzionato. Perché, allora, organizzazioni pseudo-criminali in Gad ed ora anche in centro, che agiscono e delinquono in pieno giorno, vendendo morte alla luce del sole, continuano a farlo?
La percezione è che stiamo vivendo in un mondo distorto, pieno di aberrazioni, di deviazioni irreversibili, un fiume di disperazione senza argini né mezzi di contenimento.
Come se lo Stato, inteso come autorevole e capace di ristabilire l’ordine, non esistesse più. Qualcosa mi sfugge, ma la situazione sta palesemente precipitando. Protestare in queste condizioni è assai arduo e probabilmente inutile…
Michele Sabattini