Attualità
25 Febbraio 2018
Presentate le opere che hanno portato al miglioramento dell'edificio e una maggiore sicurezza per il personale e gli alunni

L’Ariosto ora è più sicuro e “un esempio che dovrebbero seguire tutte le scuole“

di Redazione | 2 min

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di Giulia Luce Garofalo 

Dopo 18 mesi di lavori le strutture del liceo Ariosto possono finalmente mettere in archivio le ferite del terremoto.

Si sono infatti conclusi a gennaio i cantieri per il rafforzamento dell’edificio, finanziati con
358.768 euro.

Il liceo costruito negli anni ’70 non era nato per resistere ad un terremoto ma nonostante ciò ha fatto il suo “dovere”, ovvero quello di non recare danni irreparabili e di non ostacolare la salute e la sicurezza di tutte le persone che operano all’interno dell’edificio, dagli insegnanti agli studenti.  .

“Avere dei muratori in casa mette a dura prova la psiche delle persone che vivono all’interno – spiega la dirigente scolastica Mara Salvi – da una parte si è felici dei lavori che vengono svolti all’interno, dall’altra ero piuttosto preoccupata per le attività didattiche svolte durante questo periodo. Ma nonostante questa preoccupazione c’è stata una collaborazione piuttosto intensa tra scuola, Provincia e impresa e questo ha permesso un risultato piuttosto fruttuoso.”

Il terremoto è servito come esperienza alla scuola per migliorare quello che già c’era, infatti durante i lavori è stato inserito un nuovo progetto, ovvero quello di ristrutturare due altri spazi presenti all’interno del liceo. “Le opere realizzate, consistono nel consolidamento dei solai in laterocemento con rete in fibra di vetro tassellata ai travetti del solaio stesso – spiega l’ingegnere Marco Roversi -, eliminazione di meccanismi di ribaltamento delle tramezze interne attraverso il posizionamento di piastre metalliche ancorate alla struttura principale, riparazione dei tamponamenti, ripristino del copriferro delle strutture in calcestruzzo all’esterno di tutto il fabbricato.” Il lavoro in cantiere si è svolto in assoluta tranquillità anche per quanto riguarda la sicurezza degli operai, “questo è l’esempio che si dovrebbe seguire in tutte le scuole – conclude Roversi – grazie al liceo Ariosto è stato sfasato il mito che nelle scuole si interviene solo d’estate.”

I collaboratori scolastici insieme al vicepreside hanno favorito il contemporaneo svolgimento del cantiere e delle attività scolastiche per tutta la durata dei lavori. “Seguire un obiettivo e portarlo a termine è una cosa piuttosto difficile nei nostri giorni, la cosa che ci ha permesso di terminare questo progetto è stato condividere l’obiettivo comune, ovvero che le attività didattiche non venissero mai lese. – spiega il geometra Paolo Mazzini – Mi piace ricordare questo anno e mezzo come uno dei più belli in quanto eravamo tutti uniti per lo stesso obiettivo senza prevalere uno sull’altro.”

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