di Giuseppe Malatesta

Lagosanto. “Masiero e Vitellio si arrampicano sugli specchi per nascondere una figuraccia politica e passano alla farsa in merito alla faccenda della sede di partito, inventandosi di non essere stati interpellati o facendo finta di non capire chi chiedesse di utilizzarla”. Prosegue con un botta e risposta sulla stampa la querelle tra il Pd laghese e gli ex iscritti, intervenuti non solo per chiarire ulteriormente l’ultimo episodio, ma promettendo guerra al partito tra voti perduti e questioni economiche che saranno probabilmente al centro di future contese.

“Fa veramente sorridere la risposta dei segretari, in merito alla nostra richiesta e alla mancata partecipazione del gruppo di ex iscritti, tra l’altro sempre più numeroso, all’ultimo incontro: di riunioni se ne sono fatte tante altre, con il risultato sempre deludente su gran parte delle politiche del Pd”.

A testimoniare la richiesta avanzata, decine di testimoni che hanno assistito alle telefonate in vivavoce tra Masiero e Loris Gadda, delegato del gruppo. “Vogliamo incontrarci lì per discutere del futuro della sede stessa” chiedevano gli ex. “Mi consulto con il Pd di Ferrara e vi faccio sapere” rispondeva quattro giorni dopo. Passano due giorni ancora e giunge il verdetto: “Non ci sembra opportuno concedere la sede”.

“Ci chiediamo che credibilità possano avere costoro” commenta ora il gruppo che, nell’organizzarsi politicamente sul da farsi, ammette che il sostegno politico al partito di Renzi non è più così scontato: “Dopo le sciocchezze dei due segretari molti di noi hanno un forte ripensamento”.

Nel frattempo, specificano gli ex, “nessuno di noi ha aderito a nessuna forza politica o partito: ci piacerebbe discutere con calma e non pubblicamente, se sarà possibile, temi ben più scottanti, per esempio come saranno utilizzati i soldi guadagnati con la Festa dell’Unità”.

Occasione in cui ex dem e dem in carica faranno, letteralmente e metaforicamente, i conti.

Fa veramente sorridere la risposta data dai segretari PD Masiero e Vitellio in merito alla richiesta di utilizzo della sede (che come tutti sanno non è loro e nè tantomeno ne pagano l’affitto). I segretari si arrampicano sugli specchi per nascondere la figuraccia politica fatta davanti al gruppo sempre più numeroso di ex iscritti PD e davanti all’opinione pubblica di Lagosanto, negando l’utilizzo della sede.

Fa ancora di più sorridere la polemica che il gruppo non è andato ad una riunione, quando sanno bene che di riunioni se ne sono fatte tante altre, con il risultato sempre deludente su gran parte delle politiche del PD.

I segretari poi passano alla farsa, inventando che non sono stati interpellati oppure non hanno capito bene quale gruppo chiedesse l’utilizzo della sede. Qui riteniamo sia sgradevole mettere in discussione sia chi chiede la sala, sia il gruppo. La sede è stata chiesta al segretario Masiero dal Presidente della Fondazione Approdo Lodi Bracciano in data 9 febbraio u.s. alle ore 17, preannunciando al segretario Masiero che sarebbe stato contattato dal signor Gadda Loris a nome del gruppo. Lunedì 12 febbraio il nostro rappresentante ha chiamato Masiero tre volte non ricevendo risposta, Masiero poi è stato richiamato il martedì mattino e non ha risposto, ha poi richiamato il nostro delegato martedì 13 febbraio sul mezzogiorno; erano presenti alla chiamata ben tre persone: Bigoni Giorgio, Valieri Clares e Bulgarelli Ido. §

Il nostro delegato gli ha chiesto l’utilizzo della sede per discutere la prospettiva della sede stessa di fronte al fatto che è stata cambiata la serratura. Masiero rispondeva che si riservava di chiedere consiglio al PD di Ferrara e di darci poi una risposta.

Tale risposta arrivava giovedì 15 febbraio alle ore 20, ed erano presenti oltre al nostro delegato, Antonella Mazzotti, Tagliatti Elisabetta e Carletti Oliviana. Il telefono fu messo anche quella volta in viva voce e si sentiva chiaramente che Masiero affermava che non era opportuno darci la sede per la riunione, esponendosi così ad una magra figura.

Ora ci chiediamo che credibilità possano avere costoro, quando raccontano cose non vere per giustificare il diniego all’utilizzo di una sede, fatta da altre persone e non certo da loro. Questi sono i fatti, il nostro gruppo si sta organizzando sul da farsi e molti di loro, orientati a votare PD, dopo le sciocchezze presenti nel comunicato di due segretari, hanno un forte ripensamento. Per ora ci fermiamo qui affermando che nessuno di noi ha aderito a nessuna forza politica o partito e che ci piacerebbe discutere con calma e non pubblicamente, se sarà possibile, temi ben più scottanti, per esempio come saranno utilizzati i soldi guadagnati con la Festa dell’Unità.

Persone che ci mettono la faccia, come i sottoscritti, non si prestano di certo a fare i giochetti del detto e non detto, consapevoli che un errore di stampa non può modificare il nocciolo delle questioni.

Anna Menegatti, Silvia Zappaterra, Elisabetta Tagliatti,
Oliviana Carletti, Antonella Mazzotti, Alessandra Chiodi,
Alberto Chiodi, Loris Gadda, Fabio Gadda, Ido Bulgarelli,
Bigoni Giorgio, Albieri Stefano, Massimo Marinelli,
Clares Valieri, Ilaria Turri, Matteo Bulgarelli, Maria Teresa Romanini,
Stefano Guerrini, Maria Rita Finessi, Diana Chiodi, Raffaele Barboni