“Il Pd vuole far passare come già risolta la questione terremoto, mentre invece siamo solo a metà della ricostruzione. Io ricevo, ogni giorno, tre o quattro terremotati ancora alle prese con le pratiche burocratiche o aziende con gravi problemi legati alla ricostruzione e non so se Bonaccini possa dire di fare lo stesso”. Alan Fabbri, capogruppo Lega Nord in Regione Emilia Romagna fa il punto sulla ricostruzione post sisma nelle aree del cratere, dopo la conferenza stampa sul tema, che martedì mattina si è tenuta in Regione.
“Il problema più grave è quello dello Stato avanzamento lavori e molte realtà commerciali sono ancora nei container – afferma Fabbri -. La proroga per le aziende agricole a fine giugno? Solo briciole, servirebbe molto più tempo. La realtà non è quella che il presidente Bonaccini vuole fare credere: gli enormi ritardi sui via libera allo stato di avanzamento lavori (Sal) stanno bloccando la ricostruzione, sia per quanto riguarda la parte privata che quella pubblica”, spiega Fabbri.
“Ancora molte risorse devono essere assegnate sia attraverso il sistema Mude che Sfinge e basta fare una passeggiata per Mirandola o San Felice per vedere con i propri occhi quante attività commerciali e artigianali siano ancora delocalizzate e costrette a lavorare nei container, mentre ancora molte famiglie vivono fuori dalla loro abitazione”, aggiunge Fabbri. Il capogruppo è critico anche sulla recente ordinanza che fa slittare i termini di presentazione per le imprese agricole, annunciata questa mattina: “Spostare la data del termine lavori per la presentazione della rendicontazione finale dei contributi, a fine giugno, per le imprese agricole, come ha annunciato oggi Bonaccini, non è un intervento incisivo, né sufficiente, come sa bene chi è davvro alle prese con la ricostruzione. Sarebbero necessari almeno altri due anni di proroga per riuscire ad inquadrare al meglio la situazione”.
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