Grande partecipazione all’evento organizzato alla galleria Cloister a sostegno dei progetti della Fondazione Acaref di Ferrara. Un incontro per raccontare l’attività della fondazione e i suoi importanti progetti per sconfiggere l’atassia, una malattia rara e incurabile.
All’evento, in occasione della mostra “Squarci d’infinito”, sono intervenuti Mauro Vignolo, consigliere del Comune di Ferrara, Giampietro Domenicali, presidente della Fondazione Acaref e Gianni Cerioli, critico d’arte e scrittore.
“Vi ringrazio per l’energia che ci mettete” ha esordito Vignolo, ringraziando la fondazione per la grande umanità e impegno che dimostra nel finanziare l’attività di ricerca sull’atassia e i progetti per sostenere persone in difficoltà e disabili.
“Negli ultimi anni – ha spiegato il presidente della fondazione – abbiamo lavorato su molti fronti per riuscire a sostenere in maniera continuativa la ricerca sull’atassia e questo è stato possibile anche grazie alle molte collaborazioni sul territorio, come quella con la Galleria Cloister. Sono partnership importanti perché ci aiutano, anche avvicinando mondi apparentemente distanti come arte e ricerca, far conoscere sempre di più le sindromi atassiche, e a raccogliere fondi per sostenere le nostre attività. Fare ricerca costa – ha concluso Domenicali – ma noi non vogliamo smettere di crederci, perché è l’unico modo per ridare una vita ai malati”.
Gianni Cerioli ha parlato delle opere di Paolo Pallara sottolineando il forte legame tra il corpo e lo spirito racchiuso nelle sue creazioni: “Un orologio della vita che, per i malati di atassia, scorre troppo veloce”. Insieme a Pallara espongono anche Gianni Guidi, Sergio Zanni, Amir Sharifpour, Giulio Scutellari, Daniela Carletti Enrico Manelli, Angela Pampolini, Sergio Monari, Tiberio Zucchini, Stefano Paci.
Tutte le opere in mostra, che rimarrà aperta fino al 24 febbraio, verranno donate per sostenere un progetto mirato a trovare una cura per le sindromi atassiche, che la fondazione sta finanziando dal 2016 all’Università di Ferrara e ormai arrivato a un importante punto di svolta: la creazione di una “biobanca” presso l’Università di Ferrara, una vera e propria banca di cellule umane malate, per testare la loro reazione alle molecole create in laboratorio.
Gli orari della galleria per la visione delle opere sono: dalle 9 alle 19.30 lunedì, mercoledì, venerdì e sabato; dalle 9 alle 13 e dalle 15.30 alle 19.30 martedì; dalle 9 alle 13 giovedì; chiuso domenica.
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