Incendio nella notte in via Gerusalemme Liberata
Intorno alla mezzanotte un appartamento in via Gerusalemme Liberata è andato a fuoco, non si sono ancora accertate le cause ma l'innesco potrebbe essere dovuto all'esplosione di una bombola del gas
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I carabinieri forestali hanno denunciato cinque ditte della provincia di Ferrara per la gestione illecita di rifiuti edili
La Procura di Ferrara ha nuovamente chiesto l'archiviazione per l'allora direttore del distretto Sud-Est dell'Ausl di Ferrara e per un'operatrice telefonica del 118, inizialmente indagati per omicidio colposo relativamente alla morte di Francesco D'Antoni, deceduto ad Argenta il 20 marzo 2021 per infarto miocardico acuto
Due ferraresi, una donna di 46 anni e un uomo di 55 anni, rispettivamente amministratore di diritto e di fatto di una società fallita con sede nell'Alto Ferrarese, sono stati condannati a 6 anni e 4 anni e 4 mesi dal tribunale di Ferrara con l'accusa di bancarotta fiscale
È un guanto di sfida quello che l'avvocato Fabio Anselmo lancia al sindaco Alan Fabbri, a cui chiede di uscire "dalla bolla dei social" e presentarsi "davanti alla città per un confronto pubblico dove misuriamo le idee e la visione della Ferrara dei prossimi cinque anni"
Oggi martedì 20 febbraio – ore 20.30 – Ferrara Musica prosegue la stagione 2017/2018 al Teatro Comunale di Ferrara con il concerto di una delle coppie più acclamate in ambito cameristico, quella formata dal violinista Uto Ughi e dal pianista Bruno Canino.
Ughi è senza dubbio il più popolare violinista italiano contemporaneo: straordinario talento musicale e personaggio pubblico, protagonista delle vicende musicali, culturali e politiche del nostro Paese, è amato anche per la sua innata comunicativa, grazie alla quale riesce ogni volta a instaurare un feeling diretto con gli ascoltatori. Erede della tradizione che ha visto nascere e fiorire in Italia le prime grandi scuole violinistiche, ha suonato in tutto il mondo, nei principali Festival con le più rinomate orchestre sinfoniche; e non limita i suoi interessi alla sola musica, ma è in prima linea nella vita sociale del Paese, impegnato per la salvaguardia del patrimonio artistico nazionale. Bruno Canino è protagonista di una multiforme attività musicale, nei panni di insuperabile partner pianistico di grandi solisti (Gazzelloni, Berberian, Perlman, Mullova, Accardo, Ughi), come componente del leggendario duo Canino-Ballista, e come camerista e solista: ruolo quest’ultimo che negli ultimi venti anni ha molto intensificato. Si è dedicato anche alla musica contemporanea e ha all’attivo numerose registrazioni discografiche.
Di grande fascino il programma proposto in occasione del concerto ferrarese, centrato su alcune tra le pagine più suggestive ed emozionanti del virtuosismo violinistico, composte tra l’inizio del Settecento e i primi decenni del Novecento. In apertura, un celebre brano del repertorio violinistico, la Ciaccona di Tomaso Antonio Vitali, violinista bolognese vissuto a cavallo tra Seicento e Settecento. A seguire la Sonata op. 47 “a Kreutzer” di Beethoven, tra le composizioni più amate dal pubblico e prediletta dai violinisti più abili. Si sviluppa in tre movimenti: due vibranti e infuocati tempi estremi ai quali si contrappone un estatico Andante con variazioni. Come è noto, questa Sonata fu inizialmente intitolata da Beethoven “Bridgetower Sonata”, in omaggio al violinista che lo aveva accompagnato nella prima esecuzione (Vienna, maggio 1803). Dopo un furioso litigio tra i due venne dedicata dallo stesso compositore al celebre violinista parigino Kreutzer, che comunque non la eseguì mai ritenendola troppo difficile.
Nella seconda parte del concerto, Ughi e Canino eseguiranno la Sonata in la maggiore op. 13 di Gabriel Fauré, composizione che fu salutata fin dalla prima esecuzione da un enorme successo. Secondo Camille Saint-Saëns questo brano possiede «tutto ciò che può sedurre, la novità delle forme, la ricerca di modulazioni e di sonorità curiose, l’impiego dei ritmi più imprevedibili; soprattutto, vi aleggia un fascino che avvolge l’intera opera e fa accettare alla folla degli ascoltatori ordinari, come cose del tutto naturali, le arditezze più impreviste». Scritta nell’estate del 1875 al culmine del primo grande amore di Faurè con Marianne Viardot – figlia del famoso mezzosoprano francese Pauline Viardot – la Sonata diede il via alla Renaissance della musica da camera francese. In conclusione, l’Introduzione e Rondò capriccioso op. 28 per violino e orchestra, scritto nel 1870 da Camille Saint-Saëns che lo dedicò al violinista e compositore spagnolo Pablo de Sarasate. Chiari sono i riferimenti al folclore spagnolo con il pizzicato del violino ad imitare la chitarra nell’Introduzione, mentre il Rondò ha carattere virtuosistico.
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