Paola Peruffo

“Due ministri, candidati, assessori e sindaco di Ferrara, tutti insieme, a prodigarsi parlando di sicurezza. Se uno schieramento del genere fosse stato sempre in prima linea su questo tema magari non avremmo quartieri interi della città egemonizzati da spacciatori, bande organizzate e racket della prostituzione”.

È un “intervento tardivo” sul tema sicurezza quello che Paola Peruffo, consigliera comunale e candidata di Forza Italia alla Camera dei Deputati, imputa al Pd schierato al gran completo per parlare di sicurezza e cultura.

“Ciò che stupisce molti – un po’ di meno chi è avvezzo alla politica – è il fatto che si è passati, in neanche un anno, dalle semplici percezioni sull’insicurezza, all’invio dell’Esercito sino alle ultime esternazioni circa i “sei nuovi reparti delle forze dell’ordine” e il “Patto per la sicurezza” lanciato da Tagliani” commenta la forzista che vede questi atti come “magie da campagna elettorale: da un problema che non esiste alle mirabolanti soluzioni trovate in appena una manciata di giorni”.

“E pensare che quando noi di Forza Italia abbiamo incontrato il questore, appena poche settimane fa, non era assolutamente informato di questi nuovi reparti a contrasto della criminalità a Ferrara – rivela Peruffo -. Evidentemente Franceschini e il Pd fanno come quegli studenti che non studiano tutto l’anno e aprono i libri gli ultimi giorni di scuola per sperare in un miracolo. Sono convinta però che gli elettori non si faranno ingannare dal fumo negli occhi della campagna elettorale”.