Due problemi di natura opposta ma che richiedono un maggiore dispendio di risorse economiche. Sono quelli che segnala il consigliere comunale Alessandro Balboni (Fdi) in un’interpellanza che riaccenda il tema ‘calotte’.
“In alcune zone della città, in particolare modo nelle zone più degradate per spaccio di droga e prostituzione – afferma il consigliere – sono vertiginosamente aumentati i passaggi degli operatori ecologici per la raccolta dei sacchetti, anche condominiali, al di fuori dei cassonetti ad apertura controllata. Si desidera sapere su chi peseranno i costi di questo servizio extra”. In altre zone invece, sempre secondo quanto riporta Balboni, “si è riscontrato che delle calotte si aprissero senza la carta smeraldo e che a seguito di ciò ad alcuni cittadini è stato risposto dall’azienda che in tali casi avrebbero dovuto conferire in quelli funzionanti con la card”.
In entrambi i casi – che sia per i passaggi extra del servizio di nettezza urbana, che sia per la sostituzione dei cassonetti – si sarebbero verificati costi aggiuntivi. E per questo Balboni chiede alla giunta comunale se “questi altri costi ricadranno poi su chi regolarmente è soggetto al pagamento della Tari?”.
Altra questione segnalata riguarda invece i dubbi sul funzionamento tecnologico del sistema, per il quale Balboni chiede “quali garanzie oggettive, a livello di informatica e tecnologia, si sono contestualmente predisposte per i cittadini che hanno il diritto alla trasparenza nelle procedure adottate dalla pubblica amministrazione?”.
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